LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Strama può circolare, Cassano resta in sosta coatta. Le sensazioni della vigilia erano giuste: l’ottimismo circa l’annullamento della squalifica di una giornata per il tecnico dopo le proteste per il rigore non dato contro il Cagliari era nell’aria, il dimezzamento per FantAntonio no. E così è stato. Su Stramaccioni l’Inter ha smontato le tesi del giudice sportivo dimostrando che la sua frase non era ingiuriosa ma semmai (e al massimo) irriguardosa. La Corte di Giustizia Figc ha tolto il turno di sosta a Strama lasciandogli la multa di 10.000 euro con diffida. Nulla di fatto per Cassano. Il giudice sportivo, martedì, aveva inflitto la squalifica al tecnico nerazzurro perché secondo la relazione arbitrale era “corso al di fuori dell’area tecnica e aveva rivolto agli Ufficiali di gara un’espressione ingiuriosa”. Quanto a Cassano, invece, aveva avuto due turni di squalifica “per avere rivolto all’arbitro un’espressione ingiuriosa nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi al termine della partita con il Cagliari“. La sentenza della Corte federale ha poi sancito quanto segue: “Ricorso respinto dell’Inter avverso la sanzione della squalifica per 2 giornate effettive di gara inflitta al calciatore Cassano Antonio a seguito della gara Inter-Cagliari. Ricorso parzialmente accolto avverso la sanzione della squalifica per una giornata effettiva di gara inflitta al Sig. Stramaccioni Andrea: la Corte riduce la sanzione dell’ammenda di euro 10.000 con diffida”. Stramaccioni sarà in panchina lunedì sera contro il Parma mentre Cassano salterà sia la trasferta al Tardini sia la gara interna contro il Palermo: si ripresenterà a San Siro domenica 9 dicembre contro il Napoli.