MILAN-JUVE. RIZZOLI dal caso CATANIA a SAN SIRO. GALLIANI: “Ottimo”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – La gara è delicata: nel mirino ci sono il gol non dato a Muntari e gli equivoci juventini…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Ceniti) – Nella passata stagione è stata la sfida scudetto, avvelenata dal gol non dato a Muntari (non visto dall’assistente Romagnoli, arbitro Tagliavento). Lo scenario è mutato, ma resta una gara molto delicata da gestire. Compito affidato dal designatore Braschi a Rizzoli, considerato anche in ambito europeo come il numero uno tra i nostri fischietti. Ieri la scelta è stata contestata da molti tifosi: Internet e i social network hanno fatto da cassa di risonanza. Tutto è legato al caso Catania: rete regolare annullata (fuorigioco inesistente di Bergessio) contro la Juve dopo 44 secondi. Rizzoli era giudice di porta: da qualcuno è stato considerato almeno in parte colpevole del pasticcio. Equivoco andato avanti per giorni e spazzato via dalle spiegazioni di Braschi, Nicchi e persino Collina, che segue gli addizionali in Uefa e ha fornito le linee guida alla Figc. È passato quasi un mese da Catania-Juve, ma l’equivoco torna prepotente appena le agenzie battono il nome di Rizzoli per domenica sera: “Ma come lo rimandano a fare la Juve…”, la frase più ricorrente. Considerazione ovvia: se Braschi avesse ritenuto Rizzoli responsabile anche in minima parte, di sicuro non lo avrebbe mai mandato a dirigere i bianconeri dopo poche settimane. Conclusioni: Rizzoli è in ottima forma e la sua designazione per Milan-Juve è stata quasi automatica. Contestarla non ha senso. La pensa così anche Galliani: “Scelta ineccepibile: è l’arbitro migliore, come ai tempi di Collina. Speriamo che il campo confermi”.

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