LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Qualificati e secondi in campionato, ci avrei messo la firma”. Oggi il ricorso contro la squalifica: c’è ottimismo per lui, meno per Cassano…
RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Oggi è il giorno del verdetto, e forse Strama se la caverà. Quella di ieri è invece stata la notte “di un risultato negativo ma bugiardo”. Stramaccioni applaude la sua baby-Inter. Nel primissimo pomeriggio la Corte di giustizia federale si pronuncerà sulla richiesta da parte dell’Inter di annullamento della giornata di squalifica per Strama e di dimezzamento di quella di Cassano. “Se spero di essere in panchina a Parma? Già sono a rischio? Che, si è già arrabbiato Moratti dopo una sconfitta a Kazan (ride, ndr.)? Penso non sia un risultato a farmi vacillare…”. Battute, segno di ottimismo. Il resto è un 3-0 da leggere e rileggere. “Eravamo anche un po’ increduli nel commentarne le proporzioni del risultato: abbiamo preso gol al 1′ e all’86’ e abbiamo fatto la partita per 85′. C’erano tanti giovani in campo, oggi contavamo sul decimo ragazzo che esordiva nella mia gestione: complimenti a Benassi, Romanò e Donkor. L’età media ad inizio gara era di 22,9 anni e questo è importante. Tornassi indietro farei la stessa formazione, e se Palacio avesse segnato… Si vede che l’avrà tenuto per la prossima”. Mourinho ha parlato bene di lui. “Se l’ha detto veramente sono molto contento. Lui è un punto d’arrivo per un giovane allenatore come me. Stare nella stessa società in cui ha scritto la storia ti dà la possibilità di seguire le sue esperienze. Lo ringrazio e spero di non deluderlo”. Ora il Parma. “Secondo me con l’Atalanta e con il Cagliari in casa avevamo concesso troppo, ecco la verità, ma stasera parliamo di Europa. Ora pensiamo al Parma e vorrei fare una battuta: se mi avessero detto che il 22 novembre eravamo già qualificati qui e secondi in campionato, avrei firmato”.