LA GAZZETTA DELLO SPORT – Deve battere l’Anzhi: la squadra di Guidolin si affida a Di Natale, diventato indispensabile. Ma va disinnescato il camerunese…
RASSEGNA STAMPA – (F. Licari) – “Se giochiamo come con lo Young Boys, non prenderemo più un punto fuori casa. Neanche in Italia. Ma in trasferta abbiamo fatto molto bene e possiamo ancora migliorare”, dice Guidolin. Tra la notte magica di Liverpool e il disastro con lo Young Boys non c’è via di mezzo: Anzhi-Udinese è l’ultima chiamata per l‘Europa League. E il pari non basta più. Come dice Hiddink, tecnico dei russi, non c’è gruppo più complicato: tre punti di distacco tra la prima, l’Anzhi appunto, e l’ultima, l‘Udinese. “Quel che è successo ci lascia poca scelta. La qualificazione passa per due successi”. L’Anzhi, in casa va come una locomotiva: cinque successi su cinque, neanche un gol preso. L’Udinese ha invece un altro primato, meno invidiabile: ha segnato le sue 7 reti tutte nel secondo tempo. E 3 sono di Di Natale, il dubbio che Guidolin oggi si porterà fino all’ultimo: “Non so ancora se gioca”. Ma il campionato (Lazio) è martedì prossimo e ci sarebbe tempo di recuperare. Senza Totò, si sa, è un’altra storia. Anche all’andata a Udine, sullo 0-1, Di Natale entra e fa gol. L’altro dubbio è sulla fascia sinistra: Armero o Pasquale. Ci si aspetta comunque un 3-5-2. “Vorrei vedere la mia squadra giocare come all’andata con l’Anzhi. Ma loro sono pericolosi, esperti, concreti. Avversario difficilissimo, può vincere il campionato russo e in Italia sarebbe da primi posti”. Non ha vinto spesso l’Udinese in questa stagione: contro Milan e Pescara (in casa), Liverpool e Roma (fuori). E il 3-2 dell’Olimpico è l’ultimo successo, 28 ottobre. Troppi gol presi nelle ultime partite e un avversario come Eto’o (42 centri totali nelle coppe) da affrontare. Il difensore Domizzi ammette: “Per fare punti dobbiamo sistemarci meglio dietro, ma dirlo è più facile che farlo. Eto’o ha un po’ cambiato gioco rispetto all’Inter: Mourinho lo teneva sulla fascia, qui è più centrale e partecipa di più alla manovra”. L’Anzhi dovrebbe schierarsi con il 4-2-3-1 d’ordinanza: il camerunese dietro Traorè, da seconda punta che arriva da lontano.