LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’argentino sblocca il Malaga, bis su papera di Malafeev. Spalletti pareggia, ma è fuori…
RASSEGNA STAMPA – (F. Bianchi) – Un pareggio. Che regala il primo posto sicuro al Malaga, vera rivelazione di questo inizio Champions. E che mette fine alle speranze di Spalletti. Il Milan ha steso l’Anderlecht. Lo Zenit non può più raggiungerlo. Avrebbe dovuto vincere e poi cercare il colpaccio a San Siro. Ha preso due gol a freddo che l’hanno stordito. La bella reazione del secondo round è bastata per riprendere gli spagnoli ma non per ribaltare il risultato. Lo Zenit di certo ha vissuto tempi migliori. In campionato pesa il petardo lanciato (pare) dai suoi tifosi nella sfida con la Dinamo Mosca. Portiere della Dinamo all’ospedale (10 giorni di prognosi) e partita sospesa. La commissione federale oggi potrebbe punire lo Zenit con un 3-0 a tavolino e porte chiuse o campo neutro da una a cinque gare. E lunedì ci sarebbe la sfida casalinga (?) col Cska capolista. Spalletti ha cercato di isolare il problema, di motivare i suoi. C’è riuscito almeno a metà. Lo Zenit si è svegliato dopo. Spalletti aveva speso subito Hulk, appena rientrato, per un tridente puro. Dall’altra panchina, Pellegrini ha fatto un turn over ancora più massiccio del previsto. Fuori persino Isco. E un 4-4-2 ben coperto. Al primo contropiede, Seba ha crossato e Buonanotte s’è infilato tra i centrali. E subito dopo ecco il patatrac incredibile di Malafeev. Passaggio per Bruno Alves troppo corto, Santa Cruz intercetta e smista per Seba che non sbaglia. Zenit a terra. Witsel era l’unico all’altezza del compito. Ma lui creava e gli altri sprecavano. Il Malaga-2 ha portato negli spogliatoi il risultato con una facilità incredibile. Un po’ d’attenzione a centrocampo e Santa Cruz a tener su palla. Solo nel finale Caballero ha dovuto fare una prodezza su Hubocan. Grande reazione dello Zenit nel secondo round. Squadra incisiva. Veloce. Rinata. I russi hanno fatto collezione di occasioni. Grazie anche al cambio azzeccato: dentro Fayzulin, fuori Shirokov. Fayzulin ha fatto cambiare marcia alla squadra e finalmente Witsel in mezzo non doveva fare tutto da solo. Malaga in grande difficoltà. Toulalan e Camacho superati facile. Fasce presidiate. Ma un po’ per la gran vena di Caballero, un po’ per imprecisione di Hulk e Kerzakhov e un po’ per sfortuna, il gol è arrivato soltanto al minuto 41′, grazie a Fayzulin che ha trovato la fessura per infilare il suo tiro. Poi Malafeev si è fatto perdonare (parzialmente) blindando il pari sui contropiedi spagnoli. Ma è un pari che non è servito.