CHAMPIONS. MILAN. Caccia a gol e gioco. Tutto ruota sul FARAONE

LA GAZZETTA DELLO SPORT – In Belgio El Shaarawy unica certezza davanti: poi sei uomini per due maglie con Boateng e Bojan in vantaggio sugli altri…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (M. Pasotto) – Un punto esclamativo in mezzo a tanti dubbi. La certezza, l’unica, è lì dove c’è quella cresta che fa gol in almeno tre modi diversi e riesce a scartare il portiere in due centimetri quadrati. Il punto fermo è ovviamente lui, il Piccolo Faraone, al cui confronto i compagni di reparto per ora sono i suoi servitori a corte. Intorno a El Shaarawy c’è un mondo pieno di interrogativi. Lui è titolare al 101 per cento, tutti gli altri ieri sera sono andati a letto col dubbio: ci sarò fra quegli undici? Boateng, Emanuelson, Bojan, Pato, Pazzini, Robinho: a seconda del sistema di gioco (più 4-3-3 che 4-2-3-1), ne resteranno fuori tre o quattro. Solo che la nebbia non si diraderà prima della riunione tecnica di oggi pomeriggio. Là davanti a parte Stephan è una continua roulette. Il numero cambia a ogni giro e a volte anche le consuetudini tattiche. Si viaggia dunque a ballottaggi. E le parole di Allegri alla vigilia non aiutano molto perché spende elogi per tutti. Su Boateng: “A Napoli ha fatto una gara di intensità e ha giocato bene tecnicamente. Un buon segnale per lui e per il Milan. Su Robinho: “Ha fatto un assist da campione. Lui, Pazzini e Niang sono stati tre buoni ingressi, i cambi sono decisivi nel calcio di oggi”. E su Pato: “Un giocatore importante, questa potrebbe essere la sua partita”. Potrebbe. Magari subito o a gara in corso, perché il brasiliano è in fortissimo ballottaggio con Bojan. Boateng e Robinho stanno dando i primi cenni di risveglio e saranno fondamentali per provare a raddrizzare la stagione e staccare il biglietto per gli ottavi.

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