CALCIO. L’ultimo CAPELLO: “Porto la RUSSIA in Brasile e smetto”

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LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (M. Guidi) – Vedi il Brasile e poi… smetti. Capello, attuale c.t. della Russia, potrebbe chiudere la sua carriera d’allenatore dopo il Mondiale del 2014. È stato lo stesso c.t. a rivelarlo durante il suo intervento di ieri al talk show ‘Undici’ su Mediaset Italia 2. “Ho intenzione di smettere dopo l’esperienza con la Russia, tra due anni, sperando di giocare il Mondiale in Brasile“. Parole chiare, solo parzialmente smentite poco dopo. “Beh, se dovesse arrivarmi una proposta davvero coinvolgente, potrei ripensarci. Ma per ora non vedo in giro nulla di interessante”. Intanto il progetto qualificazione della sua Russia è già a buon punto, dopo le quattro vittorie nelle prime quattro gare del girone, con zero gol a passivo. “Ora stiamo facendo bene, ma il difficile arriverà con le partite contro Irlanda del Nord e Portogallo“. Capello ha poi passato in rassegna molti dei suoi successi del passato in panchina. “Il più bello al Milan? La finale di Atene col Barcellona (vinta 4-0 ndr). Erano sicuri di alzare la coppa e così ci hanno sottovalutato. Alla Roma ricordo il campionato vinto, mi spiacque solo festeggiarlo tre giorni dopo al posto che subito. Della Juve conservo in memoria gli scudetti che ci hanno tolto con Calciopoli. Ho ancora a casa le medaglie, eravamo i più forti. A Moggi, Giraudo e Bettega sono ancora affezionato e non li rinnego”. Intanto la Vecchia Signora è ancora prima in classifica nel presente. “È vero che dopo la Champions la Juventus ha fatto un po’ di fatica a riproporsi in campionato, ma in Serie A i bianconeri possono fare quello che vogliono, credo che non ci sia corsa”. In ultimo un attacco deciso al pallone nostrano: “Il calcio italiano ha tanti problemi, vedi gli ultrà a cui permettiamo di fare tutto o gli arbitri che fischiano troppo fino alle continue polemiche che allontanano gli appassionati dagli stadi. Che a loro volta sono obsoleti”.

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