CALCIOSCOMMESSE. Sculli si avvale della facoltà di non rispondere

L’attaccante della Lazio doveva rispondere alle domande degli investigatori federali per chiarire i propri rapporti all’interno dello spogliatoio biancoceleste…

(getty images)

 

E’ iniziato l’interrogatorio di Giuseppe Sculli davanti alla Procura federale nell’ambito dell’inchiesta sportiva sul calcioscommesse. Accompagnato dall’avvocato Paolo Rodella, il 31enne attaccante della Lazio e’ arrivato puntuale in via Po per rispondere alle domande degli investigatori federali: Sculli dovra’ chiarire i propri rapporti all’interno dello spogliatoio biancoceleste – in particolare con il massaggiatore Massimo Romano Papola, anch’egli convocato in giornata dal procuratore Stefano Palazzi – e potrebbe essere ascoltato anche sulla presunta combine di Lazio-Genoa, partita del maggio 2011 da tempo sotto i riflettori degli investigatori federali e della Procura di Cremona.

Ore 10,30 –  E’ durato mezz’ora il confronto in Procura federale tra Giuseppe Sculli e il pool del procuratore Stefano Palazzi. ‘Non abbiamo detto nulla. Perche’? E’ un nostro diritto‘, ha dichiato all’uscita dagli uffici di via Po, l’avvocato Paolo Rodella che ha assistito all’audizione del centrocampista della Lazio assieme all’avvocato Maurilio Prioreschi. In giornata sono previste anche le audizioni del vice capitano biancoceleste, Stefano Mauri, del massaggiatore del club capitolino, Massimo Romano Papola e dell’ex genoano Omar Milanetto.

 

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