IL CORRIERE DELLO SPORT – Il figlio ora al Valladolid si confessa: «Dopo la Serie A e la Premier sarà la volta della Liga. Ha giocato tanto s’intende di calcio»
« Mio padre è stato un calciatore per molti anni e questo si nota. Ha moltissima esperienza e s’intende di calcio più di Mo u». A ridosso della sfida Champions tra Manchester City e Real Madrid, Andrea Mancini confida a «Marca» le sue preferenze in fatto di allenatori. Vent’anni compiuti lo scorso 13 agosto, il figlio d’arte, per lo meno a proposito del celebre genitore, può parlare con cognizione di causa, visto che, seppur per brevi periodi, ha avuto la possibilità di condividere con lui lo spogliatoio, ai tempi di Inter e, appunto, City, prima di fare le valigie per cercare fortuna a Valladolid. Non mancano, comunque, parole di stima neppure per l’erede di papà sulla panchina nerazzurra. « Mourinho mi sembra più psicologo, più motivatore, sa gestire le teste dei suoi giocatori ». Considerazioni che terminano con una salomonica conclusione. « L’allenatore ideale sarebbe una perfetta miscela di loro due ». […] Una realtà, quella spagnola, che ha già conquistato Andrea, che, come riporta il Corriere dello Sport, non nasconde che pure il padre sta pensando seriamente d’imitarlo. « Mi sono ambientato subito, anche perché il posto assomiglia molto all’Italia. Mio padre ha già vinto in Serie A e in Premier. Alla scadenza del contratto con il City, nel 2017, vuole venire in Spagna per vincere tutto anche qui ».