LA GAZZETTA DELLO SPORT – Silenzio stampa: oltre agli errori contestato anche il poco recupero. Il tecnico, espulso, tace e va via. Anche Cassano rischia la squalifica?…
RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – “A me? E perché? Perché?”. Dopo essersi rivolto all’arbitro Giacomelli, Stramaccioni espulso va verso il tunnel. Ma non ha voglia di uscire subito. Prima ha una cosa da fare. E dice: “Dammi la mano, dammi la mano!”, tendendo il braccio con il volto invelenito verso il quarto uomo Meli. E lì interviene Cassano che gli fa sterzare bruscamente rotta per evitare contatti e il peggio. Cassano ‘salva’ Strama insomma, ma poi qualcuno deve azionarsi e bloccare lui. Questa è una storia fitta di retroscena e al culmine della quale scatta un silenzio-stampa assordante (di tecnico e squadra) che parla di rabbia e di senso di frustrazione dopo gli episodi di Torino (pre-rimonta sulla Juve), di Bergamo (rigore per azione Silvestre-Moralez) e quelli di ieri. Il rigore non dato per fallo su Ranocchia e il braccio di Sau nella confezione del secondo gol. L‘Inter si è infuriata anche per i soli tre minuti dati di recupero nel secondo tempo, considerati pochi per le sostituzioni fatte (4), le perdite di tempo e in più l’ingresso della barella per un cagliaritano a terra. Nel primo tempo c’è un fallo da dietro su Cassano che non viene sanzionato. S’infuriano in due: FantAntonio lo fa dopo Strama. Il tecnico salta come tarantolato e gira su se stesso per non dire qualcosa di sconveniente. E nel tunnel cos’è successo? Tante voci. Stramaccioni potrebbe essersi fermato dietro le tendine nere in attesa sia dell‘arbitro e sia del quarto uomo per versare le proprie opinioni sul misfatto. E lì si sarebbero infuriati – condizionale d’obbligo – altri giocatori interisti, Cassano compreso, forse. Nel percorso che va dall’uscita dal campo fino agli spogliatoi c’è insomma stata una discreta concitazione che potrebbe anche portare a squalifiche inattese: sia chiaro, niente di ufficiale o di confermato, ma alcuni sussurri raccontano di momenti molto accesi.