LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (F. Ceniti) – Il torto maggiore di Giacomelli, 35 anni, è non fischiare sul contatto Astori-Ranocchia al minuto 91. La moviola impietosa ha dimostrato che era rigore perché il fallo (colpo secco sul piede) è proprio sulla linea dell’area, ma se Giacomelli avesse fermato l’azione concedendo una punizione dal limite all’Inter forse (e ribadiamo forse) la reazione del Presidente Moratti sarebbe stata meno dirompente. A velocità normale si poteva anche sbagliare l’esatta posizione del piede di Ranocchia, quello che non ha giustificazioni è la scelta ‘silenziosa’ di arbitro, assistente e giudice di porta (Palazzino): in tre non hanno visto o giudicato in modo corretto un fallo evidente. Non solo, c’è un altro errore pesante nella partita di Giacomelli (non aiutato dall’addizionale Celi): il 2-1 del Cagliari andava annullato. Dopo il palo di Pinilla, infatti, Sau controlla con la parte alta del braccio. Non si può considerarlo involontario perché il giocatore cerca il pallone. Per il resto ‘graziato’ dal giallo in più occasioni Conti, mentre nel primo tempo è regolare il pari di Sau: è tenuto in gioco da Zanetti. Tornando al rigore negato, da ricordare l’espulsione di Stramaccioni che allunga la mano in modo polemico verso il quarto uomo Meli. La direzione di Giacomelli è stata priva di coraggio nei momenti decisivi.