CASO RACITI. La moglie: “Arcidiacono è uno stupido, voglio le scuse per i miei figli”

Le vedova del poliziotto ucciso sei anni fa commenta il Daspo di tre anni inflitto al calciatore del Cosenza reo di aver mostrato la maglia ‘Speziale innocente’…

 

(getty images)

 

Il questore di Catanzaro ha emesso un Daspo che terrà lontano dai campi di calcio Pietro ARCIDIACONO, reo di aver mostrato una maglia con scritto “Speziale innocente” in difesa dell’ultras del Catania accusato di essere l’assissino dell’ispettore Filippo Raciti, avvenuta prima del derby tra Catania e Palermo del 2007. A commentare la vicenda è intervenuta la vedova del poliziotto, Marisa Grasso che è intervenuta a Radio 24:

 

“Arcidiacono è uno stupido e un presuntuoso. Il Daspo è nato dopo l’omicidio di mio marito e sono contenta per la decisione della questura di Catanzaro. Spero anzi che anche la questura di Catania emetta dei Daspo nei confronti di quegli ultrà etnei che ancora domenica scorsa hanno esposto striscioni e cantato cori offensivi della memoria di mio marito. Cosa ho provato quando ho visto la maglia? Sono rimasta sbigottita e addolorata, poi sono andata a cercarmi altre foto sul web: io questo Arcidiacono non l’ho mai visto a un’udienza in tribunale in tutti questi anni, a chiedere insieme a me verita’ e giustizia. Con quella maglietta ha offeso non solo me e mio marito e i miei famigli, ma l’intera società civile. Lo vorrebbe incontrare per spiegargli come sono andate le cose? E’ un uomo di sport, viene da un ambiente in cui i valori umani dovrebbero essere ben chiari, la cosa fondamentale da trasmettere ai giovani. Che dirgli di piu’ dopo un gesto cosi’? Da lui mi aspetto solo le scuse, soprattutto per i miei figli. Perche’ non solidarizza con loro, che da quel 2 febbraio 2007 non hanno piu’ il padre, non pronunciano piu’ la parola ‘papà”.

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