LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico e la fiducia: “Mi fa piacere, ma ora voglio concentrazione e punti. Robinho dev’essere quello di 2 anni fa”…
RASSEGNA STAMPA – Allegri ha tenuto fede al ruolo che gli è stato assegnato: il tecnico fachiro è parso rilassato il giusto (per i complimenti ricevuti da Berlusconi) e arrabbiato quanto serve (per i risultati ottenuti in queste settimane). Ha ricordato ai giocatori che non è questione di moduli ma di atteggiamento, che ci vuole più attenzione. E ha mandato un messaggio, con voce forte e chiara, al suo pupillo di un tempo: Robinho. “Deve tornare quello di due anni fa, perché era ed è un giocatore straordinario. Dicevate che era mio figlio: era semplicemente fortissimo”. “Sono felice di quello che ha detto il Presidente su di me, ma non mi sorprende, perché mi ha manifestato la sua stima tante volte”, ha detto Allegri. “Sono legato a Galliani e a Berlusconi, che per due anni mi ha dato una squadra per vincere. Ora c’è da ricostruire, siamo giovani e serve tempo, ma dobbiamo fare più di così. L’ho detto ai giocatori”. Questa unità d’intenti arriva prima di scalare l’Everest, in forma di Napoli, Juventus e in mezzo l’Anderlecht. “Sono impegni difficili per noi. Dovremo sbagliare poco, dovremo avere un altro atteggiamento e mi pare che i ragazzi lo abbiano capito. Non credo che nessuno possa giocare contro l’allenatore: quando uno scende in campo gioca per sé e per i compagni. Ma è inutile negare che abbiamo preso troppi gol, in tante situazioni c’è stata poca concentrazione e poca cattiveria, Dobbiamo risalire in fretta, e il Presidente è stato chiaro: dobbiamo qualificarci agli ottavi di Champions“.