La Samp due anni fa disputava il preliminare di Champions, nel Genoa sono passati Milito, Motta e Palacio tra gli altri. E ora che succede?…
Sampdoria-Genoa. Il derby della Lanterna quest’anno sarà anche il derby della malinconia, perché negli occhi dei tifosi dei blucerchiati e del grifone scorrono ancora le immagini dei successi delle due squadre.
SAMPDORIA – Soltanto due stagioni fa la Samp accarezzava il sogno di disputare la Champions League dopo aver terminato il campionato al 4/o posto, affrontando il Werder Brema nel preliminare, ma il 24 agosto 2010 non fu un giorno felice per i blucerchiati, che vennero eliminati ai supplementari e subirono un contraccolpo che li ha portati l’anno successivo alla retrocessione in Serie B, complici anche le partenze di Cassano e Pazzini. Dopo un anno di purgatorio tra i cadetti il ritorno nella massima serie sembrava aver ridato entusiasmo all’ambiente, ma i 10 punti raccolti da Ferrara in 12 giornate e il quart’ultimo posto in classifica rendono i ricordi gloriosi sempre più sbiaditi.
GENOA – La nostalgia la fa da padrona anche sull’altra sponda di Genova, dove negli ultimi anni il pubblico di Marassi ha visto transitare grandi giocatori che la società ha deciso troppo in fretta di lasciar partire. Nel 2009 il grifone ha sfiorato l’accesso in Champions trascinato dalla coppia Thiago Motta–Diego Milito, che proprio l’anno dopo la vinsero con l’Inter. Anche il destino di due dei più promettenti attaccanti italiani è passato per Genova, infatti sia Mattia Destro che Stefan El Shaarawy hanno fatto il loro esordio in serie A con la maglia rossoblù, ma il rimpianto più grande è forse quello di non aver mai visto calcare il campo di Marassi a Kevin-Prince Boateng, acquistato e subito girato al Milan. L’elenco è infinito con Palacio e Mesto che rappresentano gli ultimi giocatori di un Genoa che ormai non c’è più.
DAMIANO FRULLINI