Il difensore leccese è stato tenuto a colloquio un’ora oggi negli uffici della Procura federale…
CALCIOSCOMMESSE – E’ durata un’ora l’interrogatorio nella Procura federale tra il leccese Stefano Ferrario e gli inquirenti per fare ulteriore luce sulla presunta combine di Lecce-Lazio. «Abbiamo esattamente ripetuto quanto detto nella precedente audizione, nulla di nuovo», ha spiegato l’avvocato Davide Giudici, all’uscita dagli uffici della Figc, in via Po, a Roma. Come riporta ‘repubblica.it’, lo scorso 22 marzo, il difensore fece mettere a verbale quanto segue: «In un’occasione ho avuto sentore dell’esistenza di un sistema che si attivava per combinare partite. Il mio amico Alessandro Zamperini, due giorni prima di Lecce-Lazio, soggiornando a Lecce, nell’Hotel Tiziano – lo stesso dove alloggiava la nostra squadra in ritiro, non ricordo se in quell’occasione il Lecce si radunò per il ritiro pre-partita, mi chiamò per un aperitivo e in quell’occasione mi disse che c’erano degli amici che volevano mettere dei soldi sulla partita; io, comprendendo immediatamente le intenzioni, interruppi subito il discorso, dicendo che non m’interessavano queste proposte». Nel colloquio di oggi, al giocatore è stato chiesto di confermare la sua deposizione, in vista anche delle audizioni dei calciatori della Lazio Stefano Mauri e Giuseppe Sculli, del massaggiatore dei biancocelesti Massimo Romano Papola, in programma la prossima settimana. L’obiettivo della Procura è di chiudere presto questa parte del Calcioscommesse relativa al filone d’inchiesta cremonese, nel quale sarebbero coinvolti, per responsabilità oggettiva dei tesserati, club come Lazio e Genoa. L’eventuale processo non dovrebbe svolgersi prima del 2013.