IPPICA. DETTORI, mito nella polvere «Non sono un drogato»

IL CORRIERE DELLA SERA. (L. Ferrarella) La sostanza sarebbe cocaina, era già successo nel ’93…

(Getty Images)

«Solo un momento di follia, non sono un drogato»: dall’entourage di Lanfranco Dettori è tutto quanto filtra dopo che il suo avvocato Christopher Stewart-Moore ha laconicamente confermato che il 42enne italiano jockey di galoppo, unanimemente ritenuto il miglior fantino del mondo, è stato trovato positivo a un test antidroga effettuato a sorpresa all’ippodromo parigino di Longchamp domenica 16 settembre dopo la fine delle corse di preparazione al Prix de l’Arc de Triomphe del 7 ottobre. Secondo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”,  l’avvocato si premura di precisare che la sostanza alla quale il fantino è stata trovato positivo (ufficialmente non comunicata) «non ha un effetto migliorativo sulla performance». Esclusi quei diuretici o anfetamine ai quali a volte i fantini sbagliano a ricorrere perché non riescono a restare nei chili del peso assegnato nei Gran Premi (intorno ai 58 chili). Il che, se può essere una chance per il Dettori-fantino che spera di schivare una lunga squalifica sportiva, è una pessima notizia per il Dettori-persona, visto che sembra preludere alla possibile ammissione di essere ricascato nel consumo di cocaina. Gli era già successo nel 1993, e il fantino aveva ammesso che era stato  «il calcio nel sedere di cui avevo bisogno». Adesso l’italiano rischia almeno sei mesi di squalifica e, inoltre, la sua immagine sarà inevitabilmente macchiata dalla vicenda.

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