Il centrocampista dell’Inter Esteban Cambiasso ha parlato oggi ai microfoni di Sky Sport24 HD.
Ecco le parole del centrocampista argentino, Esteban Cambiasso, a Sky Sport 24 HD:
Quanto male ha fatto la sconfitta di Bergamo?
In tutte le partite che non vanno come vuoi le sconfitte fanno male, ma è normale che potesse accadere. Stiamo assimilando e molto bene e in fretta il momento. Si vede un’identità di squadra, si vede che è una squadra che ha dei punti fermi riguardo alle cose che vuole. Anche i nuovi arrivati, sono giocatori che nella loro bacheca hanno dei bei trofei e sono affamati di vittorie qua e noi altrettanto, perché, al di là di aver vinto nel passato, il passato conta ben poco.
Ti saresti mai aspettato di essere così indispensabile alla tua squadra?
In realtà, in quanto a presenze in campo, sono quasi nella media di tutti gli anni vissuti all’Inter. In genere, ho avuto tanti allenatori che hanno avuto fiducia in me, direi tutti. Quindi, non è una sorpresa, ma sicuramente un dato positivo che mi piace, perché vuol dire essere ancora importante.
Con Stramaccioni c’è stata la scossa
Penso ci sia stato un grosso cambio di atteggiamento anche da parte della società e uno non può essere fuori da tutto quello che accade in una società. I progetti si fanno con tutti, dal presidente in giù, fino all’ultimo dipendente. Il progetto è chiaro, a noi hanno dato un ruolo importante, così come l’abbiamo avuto anche in passato. Credo che quando ti affidano delle cose senti sicuramente una grande responsabilità e vuoi essere a livello di questa responsabilità.
Quale è il merito più grande per te di Stramaccioni?
Aver capito l’ambiente e quando dico ambiente, non dico quello interno, perché all’interno, veramente, l’Inter è facile, tutto diverso da quello che si dice fuori. All’interno, l’Inter è una società facile, il problema è convivere con l’esterno e, quindi, credo che lui questo l’ha quasi capito già con le vittorie con la Primavera e con le prime partite che ha fatto nella stagione scorsa con noi. Soprattutto dal ritiro in qua, penso abbia fatto un master per capire cosa è l’Inter e, quindi, lo ha assimilato molto bene.
Cosa può darvi in più Sneijder?
Stiamo parlando di uno dei migliori giocatori che ci sono nel mondo direi. Cosa può dare, lo ha dimostrato nel passato. E’ un giocatore che ha caratteristiche ben diverse rispetto a quasi tutti i giocatori ed ha una visione di gioco importantissima, sa finalizzare, ha un modo ci calciare le punizioni dove può essere determinante e, quindi, ha potenzialità in mille cose. La cosa importante è che stia bene fisicamente. Se uno si trova bene, trova fiducia e riesce sicuramente a dare il meglio. In questo momento, penso che il compito più importante sia capire quanto sta bene lui e se riusciamo ad averlo al 100%, o ad una percentuale alta, può farci fare sicuramente un ulteriore salto di qualità. E’ inutile parlare di lui come di un elemento esterno, lui è il gruppo, ha fatto la storia, con tanti, di questo gruppo e si è messo a disposizione anche con questo gruppo fin dall’inizio. Non abbiamo uno del suo livello, che può, magari, cambiare velocemente una partita.
Inter da scudetto?
Siamo tutti d’accordo che la Juve sta avendo un passo fuori dal normale, ma per quello che abbiamo fatto fino ad oggi, in un campionato più equilibrato, rispetto agli anni passati saremmo in testa, o giù di lì. Questo fa capire che la squadra per lottare c’è.