INTER. STRAMACCIONI: “Anche chi non è stato famoso può arrivare in un grande club”

L’allenatore dell’Inter ha ha parlato della sua carriera e di tante altre cose al settimanale Sette

 

(getty images)

In una lunga intervista rilasciata a Sette, settimanale legato al Corriere della Sera, Andrea Stramaccioni si è raccontato. Il tecnico comincia parlando della sua decisione di smettere con il calcio giocato: “E’ stato il passaggio più triste della mia giovane vita. È stato come se, in un colpo solo, si fosse infranto tutto. Sogni di arrivare in Serie A. Ma soprattutto desideri giocare. Ancora adesso, dopo un po’ che tiro calci al pallone, mi si gonfia il ginocchio. Ero ingrassato tanto, 15 chili. Ero giù. Mi ha aiutato la mia famiglia e lo studio.”. Così invece sull’avere raggiunto la panchina dell’Inter: “Nel mio piccolo il messaggio della vicenda è che anche in Italia un allenatore che non era un giocatore famoso, o che non è un figlio d’arte, può arrivare in un grande club. “Ce l’hai fatta dal nulla” è il complimento più bello che possono farmi. ” 

Così invece su Xavier Zanetti il capitano dell’Inter: “È al di là dell’umano: il primo ad arrivare, alla fine di ogni allenamento si ferma a fare ginnastiche preventive e posturali. Questo secondo me è il segreto della sua capacità di giocare, dopo 20 anni di Inter, ogni partita come se fosse la prima o l’ultima.”. Infine anche un commento su Antonio Cassano: “Con Cassano parliamo la stessa lingua, quella della strada, quella con cui si guadagna il rispetto sotto casa.”.

 

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