IL TEMPO (A.Serafini) – La Roma esce di nuovo con le ossa rotte dal derby. Esattamente come una stagione fa, la storia si ripete. Con Luis Enrique prima e con Zdenek Zeman dopo. Ma il tecnico boemo, come al solito, non si smentisce mai e – come riferisce ‘Il Tempo’ – nel post-partita trova le solite giustificazioni per spiegare la sconfitta: «Sulla punizione di Candreva per esempio le luci ancora non erano accese bene e sicuramente la pioggia ha reso più difficile la manovra tecnica della squadra». E quando gli viene fatto notare che difficilmente la sua Roma potrà giocare sempre con il sole, il boemo è pronto con il solito concetto: «A Parma era una cosa diversa, ma sicuramente queste condizioni non sono vantaggiose per le nostre caratteristiche. Lo è molto di più per chi gioca con la palla lunga». I numeri, tuttavia, vanno contro alla tesi di Zeman: spiegano il suo difficile rapporto con la stracittadina. 5 sconfitte, un pareggio e una sola vittoria. Non solo. Tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, e un conto aperto con la dea bendata che non vuole saperne di cambiare. Almeno per Zeman: «Il calcio è un gioco e quindi vive di episodi fortunati e non. Adesso sembra ci stia voltando le spalle, magari proprio quando negli ultimi minuti sei di fronte alla porta con due giocatori. I tre gol presi stasera sono sicuramente frutto dei nostri errori e del caso più che dalla bravura dei nostri avversari». Sull’espulsione di De Rossi, il tecnico giallorosso spiega: «Daniele era preparato da una settimana, negli ultimi due giorni abbiamo parlato tanto proprio per evitare eventuali reazioni. Lui conosce bene il derby perché ne ha giocati tanti e ha un’esperienza maggiore, ma bisogna tenere i nervi a posto e non tutti ci riescono». Episodio da condire con la solita punta di polemica, anche verso l’arbitraggio: «La reazione è stata giustamente punita, anche se la trattenuta l’aveva cominciata Mauri. Anche la punizione da cui scaturisce il gol di Candreva non c’era». Reazione che, in modo diverso, ha coinvolto Pjanic, pizzicato dalle telecamere in un insulto che nel dopo partita ha cambiato spesso destinatario. Se l’obiettivo era Zeman, la cosa comunque si chiude nel modo più diplomatico possibile: «Miralem ha detto che non era riferito a me. Penso fosse felice dopo il gol realizzato, ma voi giornalisti tanto riuscite sempre a fare qualche polemica».