MILAN. MONTOLIVO all’attacco: “Se segno non esulto, ma alla FIORENTINA non sono tutti gentiluomini”

CORRIERE DELLO SPORT (P.Guadagno) – Il milanista aggiunge: “Non è stato possibile parlare con la proprietà per il rinnovo di contratto e con i dirigenti viola dell’epoca c’erano problemi”…

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CORRIERE DELLO SPORT (P.Guadagno) -Dovesse capitargli di segnare, l’ha fatto nelle ultime 2 gare di campionato, Montolivo non esulterà, «per rispetto nei confronti di una squadra e di una città che mi hanno dato tanto e che mi hanno voluto bene» . Non c’è solo miele, però, nei suoi ricordi di Fiorentina, come riporta il Corriere dello Sport, «Il dispiacere è legato soprattutto alla trattativa per il rinnovo del contratto. Non ho avuto la possibilità di parlare con la proprietà, con i fratelli Della Valle. Cosa che, invece, era accaduta con Toni (estate 2007, ndr) . Ho provato a chiedere un colloquio, ma mi è stato risposto di parlare con la dirigenza. Solo che con quella di allora (evidentemente il ds Corvino, ndr) c’erano dei problemi… Non so dire se sarebbe cambiato qualcosa: magari sarei rimasto, oppure sarei andato via lo stesso, anche perché sono arrivato nel Milan, la squadra più grande, ed è una scelta per cui non ho mai avuto alcun ripensamento. Certo il rammarico resta». E’ vero che la prima volta contro il passato sarà nella nuova casa ( «San Siro è lo stadio più bello in assoluto» ), ma sugli spalti ci saranno parecchi tifosi viola. «Cosa mi aspetto? Mi hanno fischiato per un anno, non credo si siano stancati adesso. Comunque li giustifico, perché ero il capitano e a Firenze sono rimasto 7 anni: è comprensibile che possano prenderla male» . Ciò che il centrocampista di Caravaggio non riesce a giustificare è il comportamento di certi “gentiluomini”. Il riferimento è alla battuta su Nocerino al Camp Nou davanti al Barcellona. «In realtà non mi sono mai espresso nei termini che sono stati riportati. Il paragone era sulle rispettive situazioni contrattuali: a entrambi mancava un anno alla scadenza, ma il Palermo a lui era andato incontro. Ne abbiamo discusso durante una riunione privata con alcuni dirigenti (tra cui il presidente Cognigni, ndr). Beh, io pensavo di avere a che fare con dei gentiluomini, ma loro non lo sono stati visto che il giorno dopo ho trovato certe cose sul giornale: tutto sput..ato, sintetizzando dei concetti» .

 

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