IL CORRIERE DELLO SPORT- Nell’esultanza in Champions lo sfogo del fantasista: “Guardatemi”
Ci sono esultanze modellate di volta in volta sui sentimenti: gesti che racchiudono dediche o stoccate, che raccontano orgoglio o rivincita. Quelle di Sebastian Giovinco: mai uguali, mai banali. Come riporta il Corriere dello Sport, cominciò con la mano sulla testa, a indicare… una spanna mancante: «Non sono alto, ma so giocare e segno…» il messaggio ironico, più che polemico. E’ seguita la linguaccia, brevettata da Alessandro Del Piero: «Ma non copio, io sono Giovinco…» . E mercoledì sera sono comparsi gli occhi spalancati: «Guardate» il dispaccio legato al gol, poi si può discutere sui destinatari.