LA GAZZETTA DELLO SPORT – Panathinaikos travolto: due reti del ceco, poi Floccari. Qualificazione ipotecata, ora il derby…
RASSEGNA STAMPA – (S. Cieri) – Tutto secondo copione. Tutto fin troppo facile. La Lazio archivia senza problemi la pratica Panathinaikos, consolidando la prima posizione nel girone di Europa League ed avvicinando la qualificazione al turno successivo. Ma la cosa più importante è che, a tre giorni dal derby, il tutto Petkovic lo ottiene con la Lazio 2, cioè con una squadra composta quasi completamente dai rincalzi. Solo tre i titolari in campo, ed uno, Marchetti, è il portiere. Agli altri due che domenica saranno in campo, Ledesma e Gonzalez, Petkovic risparmia pure la parte finale di gara, nonostante si fosse ormai sul 3-0 e la partita avesse le sembianze di un allenamento. La partita vera, in realtà, dura appena una ventina di minuti, nel corso dei quali un Panathinaikos pieno di problemi prova in qualche modo a mettere in difficoltà la squadra di casa. E per poco non ci riesce con un’iniziativa di Toche, stoppato al momento del tiro dal redivivo (e ritrovato) Radu. Poi però arriva il primo gol di Kozak e da quel momento resta in campo solo la Lazio. Che ovviamente fa di tutto (riuscendoci) per ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Arriva così una vittoria larga e comoda, l’ideale per arrivare al derby con qualche ansia in meno. Ma anche l’ideale per avvicinare i sedicesimi di Europa League. In attesa dei gol del K1, Klose, la Lazio si gode quelli del K2, Kozak. Il ceco che vede la porta come pochi altri, ma che spesso è frenato da quei gomiti sempre larghi, stavolta dà solo il meglio di sé, cioè i gol. E che gol. Un’autentica perla il primo, un pregevole pallonetto da appena dentro l’area, da attaccante vero il secondo, con un piatto sinistro che sfrutta alla perfezione l’erroraccio in disimpegno di Chouchoumis. Strano elemento questo Kozak: a volte fa indispettire compagni e pubblico per la testardaggine con cui va a sbattere contro gli avversari; in altre è elemento in grado di vincere da solo le partite. Come contro il Panathinaikos: non lo ferma neppure l’intervento da kamikaze di Seitaridis che per poco non gli spacca la testa. Dopo Klose, è lui il miglior marcatore laziale. Kozak si prende la copertina, ma nella ripresa c’è gloria anche per i compagni di reparto. Floccari, innanzitutto. Che si sblocca segnando il primo gol stagionale con una zuccata vincente su cross di Zarate. E, in misura minore, c’è gloria pure per l’argentino, che Petko impiega da trequartista. Oltre all’assist per Floccari Zarate sfiora il gol in un paio di circostanze. E, più in generale, col passare dei minuti pare scrollarsi di dosso ansie e blocchi. A metà ripresa la partita finisce e comincia il derby. Petkovic infatti manda in onda i cambi programmati. Dentro le ‘fuoriserie’ Hernanes e Klose per far loro inanellare qualche giro ed evitare il rischio che si ingolfino. E dentro anche Lulic. Ad uscire, oltre al ‘man of the match’ Kozak, sono Gonzalez e Ledesma. La testa è già al derby. Ma in realtà c’era anche prima della partita.