LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Lui è il migliore. Io ho i miei lati negativi, ma pure un paio positivi”…
RASSEGNA STAMPA – Jurgen Klopp, gioviale tecnico del Borussia Dortmund che inizia più o meno ogni risposta con un gran sorriso, al Bernabeu si presenta come antitesi a Mourinho. Aperto, cordiale, l’allenatore della squadra che ha vinto le ultime due Bundesliga continua a divertirsi un mondo: “Perché andiamo bene in Champions e non in campionato? Perché così è il calcio. E forse perché in Champions non siamo favoriti, e ci sta bene così, siamo più tranquilli. Tranquilli, ma coraggiosi: qui vogliamo fare la nostra partita”. Gli dicono se gli piace essere considerato un allenatore ‘di paese’, affabile, vicino alla gente. Altra risata: “Ognuno è come è. Ho dei lati negativi, ma ne ho un paio positivi e con quelli cerco di coprire gli altri. Non è che ho deciso di essere simpatico, è venuto così”. Opinione sul migliore allenatore del mondo: lui, Mou o Del Bosque, tutti candidati al Pallone d’oro dei tecnici? “Mourinho, ovviamente! Non ho alcuna intenzione di dargli una motivazione extra dicendo un altro… E poi è bello, simpatico, bravissimo e, anche se la cosa forse sorprenderà qualcuno, anche un grande collega”. Sull’assenza di Khedira: “Non andremo certo in giro a dire che ci fa piacere però tutti sanno quanto è forte Sami. Seriamente, il nostro gioco non dipende dagli avversari. L’idea è quella di crear loro problemi come all’andata”. Klopp, però, risate a parte, ha i suoi problemi: Blaszczykowski è fermo, il capitano Kehl sabato nello 0-0 con lo Stoccarda si è rotto il naso. Gli hanno costruito una maschera, “ma gli dà fastidio”. Klopp è serio. Poi se ne va, sorridendo. Il confronto con Mou è cominciato in sala stampa.