ARBITRI. PRETI: un mese di stop. TAGLIAVENTO ‘ridimensionato’

(getty images)

LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (F. Ceniti) – Il conto più salato è per l’assistente Preti: un mese di stop dopo l’errore sul fuorigioco non visto di Asamoah. Lo stesso ‘trattamento’ riservato al collega Maggiani per la topica di Catania (prima convalidata e poi annullata la rete valida a Bergessio). La sosta forzata è sì una punizione, ma soprattutto un modo di recuperare in pieno un guardalinee considerato tra i più promettenti: la serenità e l’equilibrio sono indispensabili per chi deve fare valutazioni di centimetri in pochi istanti. In teoria il discorso dovrebbe valere anche per Tagliavento che ha risparmiato a Lichtsteiner il secondo giallo dopo un fallaccio che da solo valeva ‘l’arancione’: la gestione, però, è più complicata e tecnicamente per il fischietto di Terni non ci sarà una sospensione, ma solo un ‘ridimensionamento’ fino alla sosta natalizia. Braschi, come abitudine, ha lasciato passare un po’ di ore prima di confrontarsi con la sestina reduce da Juve-Inter. Quando le cose non vanno bene il designatore evita analisi a caldo. La disamina degli errori è stata affrontata a freddo e i due errori gravi (fuorigioco e mancata espulsione) scandagliati. Nel primo caso a Braschi non è piaciuto l’approccio di Preti: farsi trovare fuori posizione non è sinonimo di concentrazione, cosa imperdonabile per un assistente giovane che si era conquistato il big match a suon di ottime prestazioni. Tagliavento, invece, è finito in un angolo per la gestione insufficiente dei cartellini e per la poca personalità. Proprio il contrario delle sue caratteristiche. Certo, sul mancato secondo giallo non è stato aiutato da Preti e Orsato (il giudice di porta era vicinissimo all’azione), ma un fischietto della sua esperienza avrebbe dovuto cogliere alcuni segnali (tipo le immediate scuse di Lichtsteiner a Palacio) per intuire la gravità del fallo e prendere il giusto provvedimento. Non sarà fermato, però. Come mai? Il numero di arbitri a disposizione della Can A è esiguo (solo 21): se a ogni svista seguisse uno stop in campo andrebbero Braschi e Nicchi… E allora si agirà con buon senso: forse il fischietto di Terni farà un giro in più del normale come giudice di porta, di sicuro quando tornerà a dirigere e fino alla pausa del campionato sarà designato per partite di seconda fascia. Se farà bene, e Braschi ne è convinto, nel 2013 avrà lo spazio che gli compete anche sulle sfide più importanti.

 

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