LA GAZZETTA DELLO SPORT – Dopo Cruz continua la tradizione degli argentini nerazzurri indigesti alla Juve. “Io, Palacio e Cassano: nessuno aveva osato tanto a Torino. Quest’anno l’Inter lotterà fino alla fine”…
RASSEGNA STAMPA – (A. Elefante) – Centravanti argentini che alla Signora fanno male: Diego Milito e Rodrigo Palacio. Il Principe non l’aveva mai fatto con la maglia dell’Inter. Ieri è stato il primo sgambetto, il primo gesto di ribellione a quanto successo nel primo tempo: “Forse — ha detto Milito — siamo entrati un po’ addormentati e ci hanno fatto gol, ma credo proprio che quel gol fosse in fuorigioco. Anzi, ci hanno detto che era in fuorigioco e poi c’è stato anche quel fallo di Lichtsteiner che valeva il secondo giallo e dunque l’espulsione. Insomma, eravamo un po’ arrabbiati”. La rabbia e l’orgoglio. E dopo la ribellione e lo sgambetto, anche il primo raccolto della semina di coraggio che Stramaccioni aveva sparpagliato in faccia alla squadra bianconera: “Con tre attaccanti in questo stadio: credo che nessuno lo avesse mai fatto prima di noi e per questo è una vittoria meritatissima, dopo una partita straordinaria”, ha detto ancora il Principe, con la faccia fiera di chi aveva appena spiegato il senso di una partita “preparata benissimo”, anche con la testa. Da quattro partite di campionato si è ritrovato anche Palacio. “Noi stiamo facendo il nostro campionato, ma la Juve è ancora davanti, è una squadra straordinaria e di sicuro non mollerà. Speriamo di continuare a vincere e poi vediamo a fine anno cosa succederà: di sicuro cercheremo di metterli in difficoltà fino alla fine”. Milito lo dice così: poche parole e secche.