IL CORRIERE DELLA SERA – Sul banco degli imputati, oltre al tecnico boemo, è finita la dirigenza in blocco…
Chi è il vero responsabile del fallimento giallorosso? Nella Capitale si apre la caccia al colpevole. Un gioco che da qualche anno a questa parte sembra andare di moda. Molti sono concordi nel dire che gran parte delle responsabilità siano da attribuire a mister Zeman. Ma sul banco degli imputati finiscono inevitabilmente anche i dirigenti: da Walter Sabatini a Franco Baldini. Perchè hanno scelto Zeman? Dopo il naufragio di Luis Enrique, non si poteva evitare di passare da un estremo all’altro e di cercare una soluzione più ‘normale’? Come spiega ‘Il Corriere della Sera’, la mente corre inevitabilmente a Vincenzo Montella, che sta facendo a Firenze (con un gruppo qualitativamente non superiore a quello romanista) ciò che i tifosi giallorossi avrebbero voluto facesse a Roma, e cioè ricostruire una squadra dalle macerie. Invece la voglia di stupire a ogni costo ha (ri)portato a Trigoria il tecnico boemo. La contraddizione più grande, però, è che si è scelto Zeman senza costruire una squadra che fosse adatta al suo credo tattico. Serviva un regista, ma i soldi che potevano essere utilizzati per arrivare a Verratti sono stati spesi per prendere un centravanti, Destro, quando in rosa se ne aveva già un altro (Osvaldo). E’ stato venduto Borini, l’unico esterno che c’era in organico. Serviva un terzino destro affidabile, è arrivato Piris, un’altra scommessa. Di queste scelte i dirigenti dovranno rispondere alla proprietà.