IL CORRIERE DELLA SERA- L’ex capitano bianconero non esclude un futuro da allenatore
Alessandro Del Piero si racconta in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco uno stralcio delle sue parole: “Quello che conta è il bilancio fin qui, e io sono felice della mia carriera alla Juve e del mio presente a Sydney”
LIPPI IL MIGLIORE – “Il miglior allenatore quello che mi ha fatto giocare sempre? Sarebbe un’ottima risposta… In realtà c’è Lippi, con cui ho avuto una storia di sette anni. E poi gli altri, per periodi più brevi. Ho cercato di prendere il meglio di ciascuno. In nazionale mi ha sempre impressionato Paolo Maldini. Un amico vero nel calcio è stato invece Angelo Di Livio. Abbiamo una storia comune, cominciata a Padova e proseguita alla Juve. Mi ha vissuto da vicino come pochi altri. Non è vero che non c’è amicizia nel calcio, anche se gli amici del cuore sono quelli del paese”.
SU ANDREA AGNELLI – “Non desidero altre polemiche. La verità? Sono felice di tutto quello che ho fatto, zero rimpianti. Le decisioni vanno anche rispettate. E poi conta il presente, non il passato”. E per il futuro? “Ho sempre pensato che, una volta smesso, avrei preso le distanze dal calcio: sono quasi 40 anni che gioco… Però mi rendo conto che il legame con questo sport è viscerale. Non sono più disposto a giurare che non farò mai l’allenatore, magari qui a Sydney, dove tutto è così diverso”.