Il campione svizzero è stato pesantemente criticato dalla stampa e dal suo connazionale Wawrinka…
La prossima settimana Roger Federer, sarà scavalcato di nuovo da Novak Djokovic, nella classifica Atp. Ma non è questo il punto sul quale si è soffermata la stampa svizzera. Infatti, secondo quanto riporta il quotidiano Tages Anzeiger, Roger Federer, non starebbe onorando al meglio la maglia della propria nazionale in Coppa Davis. «Sul campo gioca come un marziano, fuori è molto più umano di quanto vorremmo ammettere. Imperfetto e molto umano». Inoltre sempre secondo quanto riporta il quotidiano, il numero uno del mondo, avrebbe fatto richieste economiche molto esose per partecipare al torneo di casa. Il campione elvetico ha ottenuto un gettone di presenza di 500mila dollari negli ultimi quattro anni. Ora, spiegano fonti del torneo all’agenzia Dpa, Federer ha alzato la posta arrivando a chiedere fino a 2 milioni di dollari. «Faremo di tutto per garantire la presenza di Federer a Basilea. Ma non abbiamo risorse inesauribili. Forse non possiamo più tenere il passo. Non tutti possono permettersi una Rolls-Royce», ha spiegato il direttore del torneo Rogger Brennwald. Arrivata presto anche la risposta di Federer: «Ho già aiutato molto il torneo e non posso fare di più. Se mi muovessi solo per i soldi, avrei preso ben altre decisioni e sarei andato a giocare in Asia».
Per quanto riguarda la Davis, Federer ha più volte detto che vincerla è un suo sogno, la realtà però si scontra con i problemi di calendario che lo spingono a dosare le forze. La federazione svizzera ha preferito Ginevra a Basilea come sede della sfida del primo turno contro la Repubblica Ceca, in programma a febbraio dopo l’Australian Open. Il campione svizzero, al momento non ha dato conferma della propria partecipazione, cosa che ha sorpreso un po’ il suo attuale connazionale Wawrinka: «Io davvero non riesco a capirlo. Non capisco perchè non dovrebbe giocare a Ginevra, non è bello. Roger fa una programmazione dettagliata non solo per una ma anche per due stagioni, ma quando si tratta di Davis decide sempre all’ultimo momento. Non è giusto per la squadra e per i tifosi», ha detto a chiare lettere il n.2 svizzero all’Aargauer Zeitung.
Michele Spuri