LA GAZZETTA DELLO SPORT- Partita decisa da una prodezza in apertura. Gli azzurri fermati dal portiere: manca una punta che concretizzi. E così Mazzarri scivola al terzo posto
Mentre la curva dei tifosi partenopei espone uno striscione per ricordare il compleanno del mito Maradona, la squadra di Mazzarri commette un passo falso nella rincorsa allo scudetto. E scivola al terzo posto in classifica. Meglio lasciar perdere il Pibe de Oro e restare aggrappati al presente. Vince l’Atalanta 1 a 0, un risultato che suggerisce alcune riflessioni in chiave-Napoli. L’assenza di Cavani, a esempio, pesa come un macigno. L’uruguaiano è un fuoriclasse che non ha alternative nell’attuale rosa. Pandev, chiamato a sostituirlo, è una prima punta adattata. Non garantisce lo stesso impatto dentro l’area. E il resto del reparto offensivo annovera soprattutto attaccanti esterni. Gente anche di talento (vedi Hamsik e Insigne…) ma che per rendere al meglio avrebbe bisogno di un punto di riferimento davanti agli occhi. Di Cavani, appunto. Come infine riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Napoli finisce la partita con un 4-1-4-1, presentando in campo contemporaneamente Pandev, Insigne, Vargas e Hamsik. Scelta coraggiosa, disperata. Ma che frutta poco. Molti tiri, molte occasioni ma neppure una rete. Un dato da non trascurare.