LA GAZZETTA DELLO SPORT (R.Palombo) – Quel cucchiaio su calcio di rigore di Di Natale è stata una vera e propria beffa. Proprio nello stadio del Capitano giallorosso che quel gesto tecnico lo aveva inventato. Come riportato dalle pagine de ‘La Gazzetta dello Sport‘, è stata un’altra serata da Roma pazza, scombinata e autolesionista, come il suo profeta Zeman. Proprio come contro il Bologna, da 2-0 a 2-3. Al contrario delle partite con Juve, Atalanta e Genoa, quel che viene regalato all’inizio è spettacolo puro. Un cocktail argentino-brasiliano con spruzzate di Totti. I gol potrebbero essere 6 se Brkic non si superasse su Osvaldo e Lamela e se quest’ultimo non si divorasse due palle-gol prima di fare centro nella circostanza più difficile, praticamente dalla linea di fondo, e subito dopo di testa sull’imbeccata di Osvaldo. Ma come per incanto la Roma, tra un troppo compiaciuto colpo di tacco e l’altro, sparisce di colpo. La Roma rischia l’inverosimile prima e dopo il gol di Domizzi e completa l’opera rientrando in campo con uguale atteggiamento e uguale formazione. Il 2-2 arriva subito e tutto il resto della ripresa fa comprendere che sarà più facile per l’Udinese affondare in contropiede che non per la Roma trovare un corridoio libero. Quando Castan inciampa su Pereyra per un rigore che solo per il signor Cervellera è netto, Totti è uscito da poco per Destro. Quello di Di Natale più che un cucchiaio è una coltellata.
ROMA-UDINESE. La ROMA delle follie. DI NATALE, cucchiaio nell’OLIMPICO di TOTTI
LA GAZZETTA DELLO SPORT (R.Palombo) – Il cucchiaio di Di Natale dal dischetto è uno sberleffo. Arriva 5 minuti dopo l’uscita dal campo di Totti…