LA GAZZETTA DELLO SPORT- Il bomber del Valencia in Champions viaggia a una media impressionante: 15 gol in 18 gare
Roberto Soldado (nomen omen) è un cecchino. Un centravanti in missione, che in testa ha solo un obiettivo: perforare il portiere nemico. Al volo, di testa, su rigore. Poco importa come, il succo del discorso è buttarla dentro. Senza ghirigori. Chi lo conosce non si farà intimidire nemmeno ora che il suo prezzo di listone è salito a 27 milioni dopo la splendida tripletta al Bate Borisov e i 16,5 punti portati in dono ai Magic manager che hanno creduto in lui. Nel Valencia Soldado spesso ha i gradi del capitano, conquistati sul campo di battaglia. Scatto dopo scatto, gol dopo gol. Non avrà la potenza di Cristiano Ronaldo o la tecnica di Messi, ma i numeri parlano per lui. In pochi l’avranno notato, ma se si escludono i preliminari l’attaccante spagnolo ha un ruolino di marcia superiore persino alla Pulce in Champions League. Possibile? Armatevi di calcolatrice. Soldado: 15 reti in 18 gare, media gol 0,83. Messi: 53 centri in 70 partite, media gol 0,76. Certo, la storia insegna che i gol non pesano tutti allo stesso modo. E soprattutto la matematica ci ricorda che 53 marcature fanno più curriculum di 15. Ma la logica non si estende alla Magic, così la punta del Valencia diventa un investimento davvero succulente. Intanto viaggia a una rete a partita pure quest’anno.