OLIMPIADI. FERRARI: “Con Schwazer c’era anche la Kostner”

Nuove polemiche dopo l’uscita dell’ e-book del preparatore atletico

(getty images)

 

Fra due giorni uscirà l’atteso dossier dell’Usada che, stando alle anticipazioni, dovrebbe inchiodare il dottor Michele Ferrari. Ma il discusso preparatore atletico ha qualche asso nella manica e lo dimostra con la pubblicazione di un e-book, disponibile da oggi.

Un libro-intervista intitolato il “Dottor Mito” nel quale l’uomo ombra del ciclismo racconta la propria verità. Partendo dal discusso caso clamoroso dell’ultima estate, quello di Alex Schwazer. Al riguardo, Ferrari racconta di essere entrato in contatto con la medaglia d’oro di Pechino 2008 quando i due erano a Sankt Moritz nel 2009, un viaggio dovuto al fatto che Ferrari voleva documentarsi sui metodi di allenamento dei keniani.

All’incontro, però, secondo il preparatore atletico era presente anche Carolina Kostner, contrariamente a quanto riferito da Schwazer stesso. “Gli inquirenti lo sanno e questa è la prova che in quell’incontro non si parlò di doping”, dice Ferrari. Ma questa frase non sembra aiutare più di tanto la posizione della stella azzurra.

La lista delle confessioni, però, non finisce qui. Ferrari dichiara di aver collaborato con una consulenza esterna alla difesa di Franco Pelizotti contro la squalifica per valori anomali del passaporto biologico.

E, soprattutto, rivela le minacce subite da Fabrizio Macchi. “Nell’inverno 2010-11 Fabrizio Macchi – si legge – racconta a mio figlio Stefano di essere stato ripetutamente contattato a casa sua da due individui che gli chiedevano denaro per non rivelare i suoi rapporti con me. Una cosa di cui nessuno poteva sapere. Una cosa che veniva da un’investigazione”. Senza dimenticarsi un’ultima staffilata per il “nemico” di Lance Armstrong, Filippo Simeoni: “La voce che gira, insistente, è che al campionato italiano del 2008 fosse positivo per cera”.

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