CORRIERE DELLO SPORT (A. Giordano) – «Penso a un anno sabbatico»: ieri pranzo assieme agli amici e niente allenamento…
CORRIERE DELLO SPORT (A. Giordano) – Un indizio resta semplicemente un indizio: ma la prova è in quella volontà di restare aggrappato a se stesso, a ciò che – per ora – monta dentro, alla fatica psicologica che s’avverte e che, come una morsa alla tempia o anche alle viscere, ha inchiodato Mazzarri ad un manifesto pubblico sventolato a taccuini aperti e poi ribadito a microfoni spalancati: « A fine anno potrei fermarmi ». Le nuvole di fumo nelle quali convergono le riflessioni sono figlie di uno stress che s’accumula in maniera singolare, nella vita attraversata pericolosamente immergendosi totalmente nella propria panchina, nei riflessi che emergono, nei doveri che investono: e ora che le attese sono cresciute, è la somma di dodici stagioni ad altissima tensione che fa il totale e spinge ad una meditazione ad oltranza.
[…] Finisce la madre di tutte le partite e cominciano invece le interpretazioni sulla terza confessione di Walter Mazzarri, che sta smaltendo Juventus-Napoli, ingrossata d’ulteriori tossine e dunque impregnata di scorie freschissime. L’idea espressa che riemerge prepotentemente e che allarma. E però lascia interrogare: ma perché? Il triennio napoletano è intriso di attese, di evoluzioni costose sotto il profilo nervoso: un’escalation che ha appesantito, che s’è andato a mischiare con le fatiche di Reggio Calabria, con l’abitudine di calarsi completamente nel ruolo, una full immersion opprimente. E però, anche una tentazione da ritenere ancora vaga, l’eredità momentanea e la reazione passeggera d’un allenatore che, come soluzione immediata, s’accontenta di prendersi una domenica di riposo, di rinunciare all’allenamento (facoltativo), di rifugiarsi con pochi amici a pranzo e di scaricarsi in campagna lontano dai riflettori. Si ripartirà al lunedì, con i foglietti sotto braccio e il timer in mano: missione Dnipro per cominciare, prima di concedersi al Chievo. […]