Il segretario della Lega Nord ed ex ministro dell’interno parla della sua squadre del cuore e del vergognoso caso di Verona
Tutti e due sono strettamente legati a Silvio Berlusconi e tutti e due necessitano della stessa dura medicina secondo Roberto Maroni. Parliamo del Milan, di cui il segretario della Lega Nord è un grande tifoso, e del centro destra che per Maroni: “vanno rifondati”. Il politico si è espresso così intervenendo a “la politica nel pallone”, “Per il Milan sono preoccupato – ha continuato Maroni – ha gia’ avuto due retrocessioni, e non c’e’ due senza tre. Ora bisogna avere il coraggio di dire che un ciclo e’ finito e che bisogna rifondare, partendo da zero, con investimenti, e magari con un’iniezione di capitali esterni, un buon progetto, puntando sui giovani.Il Milan e’ un po’ come il centrodestra. In entrambi i casi c’e’ un passato glorioso da difendere, ma serve una nuova squadra, un nuovo progetto, ci vuole comunque qualcosa in piu’, quel quid che cambi la prospettiva. Nella Lega la passione sembra tornata, ho visto segnali importanti, altrove ancora mancano.”.
Inevitabile poi un commento sulla vicenda Morosini a Verona, terra da sempre vicina leghista: “I cori contro la memoria di Morosini sono inammissibili, in questi casi ci vogliono segnali forti, In episodi del genere bisogna essere molto più severi rispetto ad altre occasioni in cui si può tollerare. Mi auguro che la Federcalcio, la Lega calcio e il ministero dell’Interno intervengano con molta durezza, con molta forza.”