CALCIO. FIORENTINA, pari e rabbia: “Ora basta”

CORRIERE DELLO SPORT (A. Polverosi/A. Rialti) – Botta e risposta Thereaux-Gonzalo, poi assedio viola Guida disastroso. Pradè: «Vogliamo essere rispettati»…

(Getty images)

CORRIERE DELLO SPORT (A. Polverosi/A. Rialti) – Per la prima volta in questa stagione la Fiorentina non ha giocato bene, o meglio, non ha giocato da Fiorentina, ma nonostante un pomeriggio dai colori meno brillanti del solito la squadra di Montella poteva battere il Chievo se almeno uno di questi episodi si fosse risolto a suo favore: palo di Toni alla fine del primo tempo, mancata espulsione di Dramé a inizio ripresa e mancato rigore su Roncaglia (intervento netto di Jokic) a un quarto d’ora dalla fine. Possiamo aggiungere anche il forte dubbio per il tocco di mano di Hetemaj in area nel primo tempo. Se qualcuno, a Firenze, sarà risentito (e lo è…) per le decisioni del campano Guida, del guardalinee Galloni (era lui davanti a Cuadrado quando Dramè l’ha trattenuto per la maglia) e dell’arbitro d’area Giacomelli (doveva vedere il fallo di Jokic) avrà valide ragioni.  Questo lo diciamo per il risultato. Poi c’è il gioco e qui non c’entrano l’arbitro e i suoi colleghi. Ieri la Fiorentina ha tenuto la palla come fa sempre (56 per cento di possesso), ma nell’azione non ha messo velocità, intensità, qualità. Ha attaccato con un solo schema, quello propiziato dai continui arrembaggi di Cuadrado per il quale Corini, preoccupandosi della forza e della rapidità del colombiano, aveva allenato Dramè per una settimana intera. E’ stato il duello più interessante di tutta la partita. Ai viola sono mancati gli inserimenti dei centrocampisti, la tecnica di Jovetic, la precisione nei cross di Pasqual e il palleggio rapido di Borja Valero. Fatta eccezione per i due esterni, nella Fiorentina non c’era movimento senza palla, così che il Chievo poteva rapidamente compattarsi, chiudere i varchi e ripartire.

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