LA NAZIONE- L’attaccante viola: «Ho scelto di rimanere alla Fiorentina. Ho ascoltato chi mi aveva cercato, ma ho voluto continuare qui. A Firenze».
Stevan Jovetic ha realizzato una lunga intervista a La Nazione. Questi i passaggi più interessanti dell’articolo a firma Riccardo Galli.
Sta facendo un pensierino alla classifica cannonieri?
«Non mi pongo limiti. Non voglio fissarmi un traguardo preciso. Voglio fare tanti gol. E credo di essere sulla strada giusta. Diciamo, che mi piacerebbe battere il record delle 14 reti segnate nello scorso campionato…».
Venti gol è la cifra giusta per farla felice?
«Ci prova eh? No, non mi pongo nessuno limite e quindi nemmeno quello a cui fa riferimento lei».
Certo, se continua a non sfruttare i calci di rigore…
«Beh…in questo momento con i tiri dal dischetto ho un conto in sospeso. Con la maglia della Nazionale, l’altro giorno, ho sbagliato il terzo penalty di fila, tenuto conto quelli falliti la scorsa stagione contro l’Atalanta e l’errore di Parma».
Dunque?
«Mi riscatterò presto. Perchè io, se l’allenatore mi dirà di farlo, mi ripresenterò subito sugli undici metri».
C’è da parlare del suo futuro, del Manchester City, della Juve…
«Dunque?»
Ma che è accaduto in estate?
«Una cosa normalissima. Una cosa che nel calcio fa parte delle regole».
Ovvero?
«Un giocatore, se fa qualcosa di buono, può finire nel mirino di altri club. Possono esserci offerte, proposte, argomenti di discussione o di trattativa. Poi si arriva a prendere una decisione: e io l’ho presa.Tranquillamente».
La vogliamo ripetere?
«Ho scelto di rimanere alla Fiorentina. Ho ascoltato chi mi aveva cercato, ma ho voluto continuare qui. A Firenze».
Scelta facile o difficile?
«Dopo aver parlato con il ’pres’ (chiama così Andrea Della Valle ndr) ho capito che sarebbe nata una bella squadra. Ho capito che le ambizioni della Fiorentina sarebbero state importanti. E poi, adesso mi guardo attorno e vedo che la proprietà ha mantenuto davvero le promesse. Ho accanto a me tanti grandi giocatori».
Ed è contento…
«Certo».
Scusi Jovetic allora chi ha sbagliato in estate? Chi ha fatto sì che sul suo futuro piombassero nuvoloni di indecisione?
«Per me non ha sbagliato nessuno».
Nemmeno il suo procuratore?
«Lui ha fatto solo il suo lavoro. Ha ascoltato alcune proposte e poi ha fatto decidere me. Quindi che cosa avrebbe sbagliato il mio manager? Niente».
Juventus o Manchester City: a chi è stato realmente più vicino?
«Ma no… Ho scelto la Fiorentina e questo è ciò che conta davvero».
Giriamo la domanda. La Juve tornerà all’assalto. La sua risposta sarà mai in bianconero o mai dire mai?
«No, non si fa così (sorride divertito ndr). Allora la mia risposta è questa, ma nientre fraintesi, ok?».
Promesso.
«Quando un grande club ti prende in considerazione fa sempre piacere. Io però sto bene qui. Punto. Poi… adesso non voglio pensare al poi».
A proposito di futuro: è pronto a discutere della clausola rescissoria?
«So che inizieremo una trattativa, ma non credo avverrà in tempi brevissimi. Anzi, se devo dire la verità, non so quando la società mi chiamerà. Comunque non c’è fretta e non credo ci saranno problemi».
Ok, argomento futuro archiviato. Per ora. Parliamo d’Europa?
«Ho molto fiducia in questa squadra. Fra l’altro secondo me qualche punto in più in classifica dovremmo averlo. Non siamo stati fortunati in diverse situazioni ma abbiamo la forza e i numeri per riprenderci ciò che ci manca».
E di puntare a quale traguardo?
«Io dico quinto o sesto posto. E’ questa la collocazione che vedo più probabile per la nostra forza. Siamo una squadra composta da tanti giocatori nuovi e questo, alla lunga, può farsi sentire. Magari, il prossimo anno, con una stagione di consolidamento sulle spalle, potremo ambire anche a traguardi più importanti».
Tanti nuovi compagni di avventura: buon feeling con tutti?
«Esatto. C’è serenità nello spogliatoio. Il gruppo è unito e i risultati sul campo sono anche il frutto di una situazione positiva che si è venuta a creare all’interno della squadra».
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