Così lo sprinter italiano sul fenomeno giamaicano
Ospite a “Dibattiti Adnkronos” il velocista italiano Simone Collio ha parlato del ben più noto collega Usain Bolt: “Bolt mangia le ali di pollo fritte? Sono un pò scettico sul fatto che mangi effettivamente ali di pollo fritte prima di una gara…Lui ha creato un’immagine da atleta spavaldo e giocherellone, ma in realtà è un professionista esemplare. Prima e dopo ogni allenamento, si sottopone ad una seduta di fisioterapia di un’ora.”. Collio ha poi proseguito parlando degli effetti positivi che il fenomeno giamaicano ha sul mondo dell’atletica: “È un bene per l’atletica, è un personaggio capace di portare 60.000 persone allo stadio.” Infine qualche parola dedicata al piano prettamente sportivo: “Bolt come Carl Lewis? Non lo vedo in pedana per il salto in lungo, ha altre caratteristiche fisiche. È ancora giovane, può fare un’altra Olimpiade e probabilmente può superare i livelli della leggenda Lewis. Credo sia bene avviato e credo possa raggiungere e superare quei livelli. Credo che l’attenzione mediatica, alla fine, lo carichi. I suoi record lasciano a bocca aperta, è arrivato a tempi clamorosi, ci si può aspettare tutto da lui, ma ora è più difficile di prima scendere sotto quei tempi.”.