Il giocatore del Siena: “Sono fiducioso per il ricorso al TNAS. Mauri so quello che prova, spero sia innocente, è anche il mio capitano”
Emanuele Pesoli si ritiene ancora una volta innocente di fronte alle accuse mosse da Gervasoni nei suoi confronti. Il giocatore del Siena ha ribadito a Radio Manà Manà Sport 24: “Oggi è stata una giornata importante. Sono stato convocato questa mattina dall’avvocato Rodella per preparare insieme il ricorso al TNAS. Prevediamo di andare in udienza entro venti giorni. Sono molto fiducioso sul ricorso; rispetto agli altri miei colleghi che hanno optato per il patteggiamento, la mia situazione è completamente diversa: o confermano i tre anni di squalifica oppure decadono tutte le accuse nei miei confronti. Sono stato tirato in ballo da Gervasoni per la partita Siena-Varese e mi avrebbe chiesto di combinare quella partita per farla finire in pareggio. Al contrario, il risultato finale di quella partita fu 5-0 per il Siena dove non ero neanche titolare subentrando solo nel secondo tempo. Non ho mai avuto però la possibilità di un confronto con lui e l’altro accusatore Carobbio, poteva essere un elemento importante per dimostrare la mia innocenza. Ormai la mia battaglia rimane quella di poter andare davanti ad una giuria ed avere quindi pieno diritto di potermi difendere e spiegare la mia situazione”.
Domandatogli su cosa vorrebbe dire ai suoi accusatori, il giocatore ha detto: “Adesso che sto in preda allo sconforto vorrei sapere perchè mi hanno messo in mezzo a tutta questa situazione infangando il mio nome e quello della mia famiglia”.
Infine gli è stato chiesto un suo parere sulla situazione di Stefano Mauri: “Non posso sapere se Mauri è innocente o colpevole; capisco molto bene la situazione perchè è la stessa che sto vivendo io ma spero vivamente che possa dimostrare la sua innocenza perchè è anche il mio capitano essendo un grande tifoso della Lazio”.