CALCIO. MILAN, ALLEGRI: la rinascita in tre mosse

CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Il tecnico punta tutto sui prossimi 16 incontri…

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CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Il tecnico punta tutto sui prossimi 16 incontri…

LA CARICA – «Ho la fiducia del presidente, mi stima tanto. In questi ultimi mesi sono state dette tante cose, sul mio rapporto con il Presidente, con Galliani e con la squadra, cavalcando tante situazioni in modo spesso non adeguato – ha sottolineato Allegri a Milan Channel – Con Berlusconi ci sentiamo frequentemente, anche ultimamente: da quando alleno il Milan non ho mai avuto una discussione con lui… Capisce il momento, è dispiaciuto, ma mi chiede di stare sereno e di incoraggiare la squadra». In via Turati rassicurano che Lazio non rappresenterà l’ultima spiaggia di Allegri, anche se un’eventuale sconfitta potrebbe incrinare una simile certezza: «Questa fiducia l’ho sempre sentita, sono sempre stato sereno. E’ una stima che mi fa molto piacere, ma adesso sono necessari i risultati. Io “sorrido” sul piano personale quando sento e leggo del mio futuro: è dal primo anno che vengo messo in discussione e ci sono abituato».

LA SVOLTA – «Robinho e Pato saranno la cura per il mal di gol». Difesa e attacco: non ci siamo. Il Milan di Allegri deve correggere immediatamente il rendimento di due reparti che denunciano carenze e problemi assai gravi. Il reparto difensivo in questa stagione non è mai stato composto dagli stessi giocatori nelle 9 gare (2 in Champions League) finora disputate. Dei 9 gol complessivamente incassati ben 7 sono stati subiti sugli sviluppi di calci piazzati. In attacco non va meglio: i 7 gol firmati in campionato hanno solo due protagonisti (4 El Shaarawy, 3 Pazzini). Due anni fa erano stati 12 nello stesso periodo e nella passata stagione 11. Se il Milan avesse segnato almeno un gol in tutte le partite di Serie A di quest’anno avrebbe 10 punti invece che 7 in classifica. Sempre a Milan Channel Allegri ieri ha garantito che «quest’anno per noi Robinho sarà molto importante perchè ha grandi qualità tecniche, come del resto Pato che adesso sta bene e deve tornare, pur non avendo ancora il ritmo-partita, sulle medie-gol straordinarie che aveva prima dei suoi infortuni».

LA RIMONTA – L’obiettivo: prima di Natale in zona Champions. Undici partite di campionato (6 di queste in trasferta), 4 di Champions League e 1 in Coppa Italia: da sabato prossimo fino al 22 dicembre il Milan di Allegri deciderà il suo destino, quello di un’intera stagione. Si giocherà a ritmo serrato soprattutto sul fronte interno dove il distacco (12 punti) da Juventus e Napoli è già diventato abissale. Collezionare 4 punti a Malaga (mercoledì 24 ottobre) e a San Siro sempre contro gli spagnoli sarebbe fondamentale per mettere al sicuro la qualificazione agli ottavi di Champions League. In dicembre ci sarà poi da affrontare anche il primo scoglio di Coppa Italia (ottavo secco) contro la vincente di Chievo-Reggina. Un traguardo abbordabile, da non fallire. Ecco: questo è il cammino del Milan che nel giro di poco più di due mesi non potrà sbagliare un colpo, soprattutto in campionato.

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