BRASILE 2014. KJAER non trema: «Mai sbagliato contro le grandi»

GAZZETTA DELLO SPORT (V. D’Angelo) – «Azzurri pieni di campioni, ma siamo pronti. Amo l’Italia, tornerei subito…»

(getty images)

GAZZETTA DELLO SPORT (V. D’Angelo) –  Nostalgia canaglia. La vedi negli occhi di Simon Kjaer, che non fa nulla per nascondere il proprio amore per l’Italia. «Per me questa è una partita speciale, non posso negarlo. A Palermo e Roma sono legato da bellissimi ricordi — ammette il difensore centrale della Danimarca —. Rivedrò alcuni amici ed ex compagni. E tanti grandi giocatori che ho avuto da avversari». Già, tanti amici come Osvaldo e De Rossi, suoi compagni lo scorso anno alla Roma. Loro stanno passando un momento non facile nella Capitale, ma Kjaer questo non lo sa. «Accusati di scarso impegno? Mi sembra impossibile. Daniele è un campione vero, un leader in campo e nello spogliatoio ed è un simbolo del club. Osvaldo ha delle doti impressionanti, è un grandissimo attaccante e se non gioca credo non sia un bene per la Roma». Sulla graticola è finito anche Burdisso, suo ex compagno di reparto nel cuore della difesa: «Nicolas è sempre stato vicino alla squadra anche dopo l’infortunio, ci dava suggerimenti e carica, davvero non riesco a capire cosa stia succedendo».

Kjaer è tornato al Wolfsburg (che lo aveva acquistato dal Palermo) dopo un anno di prestito alla Roma, dove lo avevano voluto il d.s. Walter Sabatini e il tecnico Luis Enrique: «Sarei rimasto volentieri a Roma, mi è spiaciuto andar via — ammette Kjaer —. Luis Enrique mi aveva voluto per il nuovo progetto americano, ma poi qualcosa è cambiato e anche il cambio di allenatore non ha favorito la mia riconferma. A Sabatini sono legatissimo: lui mi ha portato in Italia, ai tempi di Palermo. Tornare alla Roma? Se Sabatini mi chiama, torno di corsa. Ma in generale sarei felice di avere un’altra chance in Italia: amo il vostro Paese per come si vive e la Serie A resta un campionato molto bello».

Ma intanto domani c’è la sfida all’Italia: «Sarà una partita difficile, contro una squadra importante con tanti campioni — dice Kjaer —. Ma noi contro le grandi squadre abbiamo sempre fatto delle buone gare». A San Siro però lo scorso anno commise un gravissimo errore, decisivo per la sconfitta della Roma col Milan. Kjaer cerca la concentrazione e magari nuovi estimatori. Perché certi amori non finiscono mai e l’Italia è nel suo cuore.

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