BAUMGARTNER: “A volte dobbiamo andare davvero molto in alto per capire quanto siamo piccoli”

Così il paracadutista austriaco dopo l’impressionate record di ieri

 

(getty images)

Visto dalla televisione è sembrato quasi “facile” è bastato un salto, nel vuoto, e poi solo quegli interminabili 5 minuti in picchiata libera. Vista invece con gli occhi del protagonista l’impresa assume tutt’altro spessore. Felix Baumgartner ha descritto così la sua impresa: “Quando sei lì in piedi in cima al mondo diventi così umile che non pensi più a battere i record, non pensi a ottenere dati scientifici. L’unica cosa che vuoi è tornare vivo. Senza punti di riferimento non sai a che velocità stai andando. A volte dobbiamo andare davvero molto in alto per capire quanto siamo piccoli”. Queste invece le sue parole riguardo alla discesa e alle giravolte senza controllo durate alcuni secondi: “E’ stata una giornata piena di imprevisti, come tutto il progetto del resto. Abbiamo cominciato alla grande con un lancio perfetto, ma poi c’è stata un po’ di tensione a causa del problema con l’alimentatore del mio visore. L’uscita è stata come da programma, poi ho cominciato a roteare lentamente su me stesso. Ho pensato che avrei girato solo poche volte, ma la velocità di rotazione è aumentata. A un certo punto è stato davvero terribile, ho pensato che presto avrei perso conoscenza. Non ho sentito il bang sonico perché ero troppo concentrato a cercare di stabilizzarmi. Dobbiamo aspettare e vedere se ho davvero superato il muro del suono. È stato molto più duro di quanto avessi mai pensato.”.

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