IL CORRIERE DELLO SPORT- Striscione dei tifosi davanti alla sede: non è un’idea impossibile
L’addio di Kakà (estate 2009) sembrava dovesse essere l’ultimo grave lutto (calcistico, s’intende…) sopportato dai tifosi milanisti. La reazione, a quei tempi, fu immediata, feroce, atroce anche per i riflessi su abbonamenti e sentimenti. L’addio di Ibrahimovic, invece, sembra aver avuto un effetto negativo a scoppio ritardato. Ceduto (12 luglio) per i noti motivi economici (il super ingaggio da 1 milione di euro netti al mese) e ambientali (gli screzi con Allegri), il suo addio è passato sotto silenzio, quasi inosservato per lungo tempo agli occhi dei tifosi milanisti. Rassegnati ma, forse, speranzosi che la sua assenza non fosse così devastante. […] Tant’è che nella notte fra venerdì e sabato in via Turati sono apparsi due striscioni fin troppo chiari: «Ridateci il nostro Zlatan!» e, sotto il titolo che annunciava la sua volontà di tornare al Milan, «….E fatelo in fretta. Milano è con lui e lo rivuole!» .