GAZZETTA DELLO SPORT (P. Archetti) – Irlanda travolta, c.t. nel mirino, ma è troppa la differenza con i tedeschi. Klose a -3 da Muller…
GAZZETTA DELLO SPORT (P. Archetti) – Con questo successo, la Germania arriva a 18 pieni nelle ultime 19 partite ufficiali. L’unica sconfitta, a interrompere un record mondiale di 15 vittorie di fila, è quella contro gli azzurri nella semifinale dell’Europeo. Stavolta c’è una piccola delegazione italiana sul prato, oltre a Trapattoni, anche Tardelli e il preparatore Rossi, ma non è abbastanza per impaurire Joachim Löw che avrà caricato i suoi giocatori proprio con la presenza degli italiani che sempre li bastonano. E i bianchi infieriscono senza pietà, scrivendo una delle pagine più nere della carriera di Trap (il suo peggior k.o. con una nazionale, il precedente era lo 0-4 con la Spagna a Euro 2012). Vista la differenza di materia prima e qualità, l’esito è logico anche se abbondante nel punteggio. Ci saranno tempi duri per l’allenatore, velenosamente criticato a Dublino: già le tre sconfitte all’Europeo avevano fatto perdere l’aureola depositata sopra la sua chierica dopo la qualificazione alle finali del torneo. Lo schizzo tattico preparato dal c.t. viene accartocciato dopo mezz’ora, quando la Germania fa centro al primo tiro in porta. Coleman non rinvia in area e Reus gli ruba l’attimo trasformandolo nell’esultanza che toglie l’ansia. Il fatto che il 2-0 sia un contropiede dà l’idea del diverso scenario tattico con cui si concludono sia la prima metà, sia i discorsi sulla sentenza, soltanto rafforzata nella ripresa. Le reti di Özil (rigore), Klose (meno 3 dalle 68 di Gerd Muller) e Kroos (doppietta, con tiri da lontano) vengono in un contesto più agevole, tanto che anche la gioia è moderata. Più alto l’urlo dei commoventi irlandesi quando Keogh fa 1-6 al 92′.