Il fenomenale pilota spagnolo rivela alcuni retroscena della sua carriera
Intervistato dalla rivista Riders Italian Magazine Marc Marquez ha svelato come agli inizi della sua carriera avrebbe potuto prendere strade ben diverse: “Giocavo bene a pallone e la squadra locale mi voleva.” Interessante notare come il ragazzo, esattamente come il suo idolo Lionel Messi, da bambino avesse problemi nello sviluppo e come ora sia alto come 1.69 come il suo idolo. Questa situazione gli ha portato molte difficoltà anche sulla moto perchè: “In 125 ho messo per la prima volta il ginocchio a terra a 12 anni. Prima ero troppo piccolo per arrivarci. Tenevo sempre le gambe incollate al serbatoio. Al secondo anno del campionato spagnolo mi hanno imposto una zavorra di venti chili. Ero il pilota piu’ leggero, ma la mia moto era la piu’ pesante. Se non stavo attento, in curva mi portava fuori. Osservavo Pedrosa, in tv, e mi dicevo: bisogna fare come lui’. Marquez poi parla del suo carattere: “Nella vita preferisco cavarmela a parole.L’ultima zuffa l’ho fatta a tredici anni. Con le moto e’ lo stesso. Ma nel corpo a corpo, se serve, sono un duro. E questo l’ho imparato da Valentino. Certo. Il problema e’ che quelle sono manovre che riescono una volta su cento. E solo se sei Rossi.“.