LA GAZZETA DELLO SPORT- Il difensore sulla presunta combine di Salernitana-Bari «Proprio ora che sto giocando bene e sono tornato in Nazionale»
Dice di essere tranquillo, ma soprattutto stufo. Forse più stufo che tranquillo, perché poi non sai mai come vanno certe cose, finché sei in ballo e soprattutto ti tirano in ballo. E questo è il punto secondo la Gazzetta dello Sport, di Andrea Ranocchia: l’hanno messo un po’ in mezzo e il suo nome fa più rumore di altri. Ieri faceva fatica a darsi pace, passeggiando per i vialetti di Coverciano, con l’orecchio incollato al telefonino: «Io sono tranquillo, come due mesi fa, perché rispetto ad agosto non è cambiato nulla. Però mi pare che tutto sia fatto ad hoc: ‘sta storia è stata ritirata fuori al momento giusto, proprio ora che sto giocando bene e sono tornato in Nazionale». […] E la Federazione? La convocazione di Prandelli sembra figlia di un ragionamento molto semplice (se gioca da inizio stagione nell’Inter, perché continuare a non chiamarlo in Nazionale?), confermato dallo stesso presidente Giancarlo Abete, sul volo Milano-Yerevan: «Ranocchia, come altri tesserati, risulta indagato, che non è uguale a colpevole. Il calcio non può chiedere alla giustizia iter accelerati, ma non sarebbe neanche giusto privare i giocatori di certe opportunità così a lungo. Differenze con il caso Criscito? L’esclusione di Mimmo non dipese dal fatto che fosse soggetto ad indagine: c’era stata una perquisizione a Coverciano, e anche nella sua abitazione; stavano per scadere i termini per la presentazione della lista dei 23 per l’Europeo, immodificabile se non per infortuni; il risalto mediatico dela vicenda rischiava di inficiare non solo la tranquillità del ragazzo, ma anche quella di tutto il gruppo».