IL SOLE 24 ORE (A.Plateroti) Intervista esclusiva a James Pallotta
IL SOLE 24 ORE (A.Plateroti) – Nell’edizione odierna, ‘Il Sole 24 Ore’ propone un’intervista esclusiva a James Pallotta. Al magnate americano i rischi sono sempre piaciuti d’altronde, soprattutto sul mercato, la sicurezza costa cara e in generale rende poco: «Quando si fanno certi investimenti – spiega il finanziere italo-americano, padrone e neopresidente della As Roma – il rendimento potenziale è fondamentale: nello sport non esiste come in borsa l’investimento mordi e fuggi. Se vuoi guadagnare devi costruire e puntare sui risultati di lungo periodo: e anche per questo dico che le squadre sportive non andrebbero mai quotate. Una seduta in borsa, come una singola partita, non esprime il valore di una squadra non è un caso se nove anni fa, dopo l’acquisto della squadra di basket dei Boston Celtics, abbiamo deciso di delistarla da Wall Street».
IL DELISTING DA PIAZZA AFFARI – «E’ prematuro parlarne abbiamo progetti più importanti e urgenti come stadio e scudetto: quello che posso dire per ora è che sono contrario alle squadre quotate».
L’ITALIA E LA CRISI – «La squadra è sottovalutata come è più in generale sottovalutata l’Italia. Ma io sono ottimista: con le riforme e un sistema economico ben più vitale di quanto si percepisca all’estero, l’Italia uscirà bene dalla crisi».
IL PROGETTO-STADIO – «Io avrei usato il Colosseo per il nuovo stadio di Roma ma mi hanno detto che era occupato. Scherzi a parte, siamo quasi pronti: abbiamo già avuto numerosi incontri con il sindaco di Roma e con gli uffici tecnici del comune: abbiamo esaminato 100 siti, ne abbiamo selezionati 12 e infine con l’advisor Cushman & Wakefield siamo arrivati a una short list di 3 aree. Ora siamo alla scelta finale: lo stadio, che avrà 60mila posti, negozi e ristoranti, è stato progettato da un architetto di fama mondiale come Dan Meis e dovrà essere pronto per iCampionati Europei del 2016. A seconda della scelta l’investimento potrebbe anche superare i 200 milioni di euro. Vi sembrano programmi da azionista di passaggio?».
L’ACQUISTO DELLA ROMA – «L’operazione mi era stata suggerita da George Soros perché è stato molto vicino a comprare la squadra: in quel momento stavamo valutando l’acquisto di un’altra squadra europea, ma davanti alla Romanon ho avuto dubbi è chiaro che una nostra esperienza di successo in Italia può fare da traino ad altre operazioni del genere dagli Stati Uniti».
IL BILANCIO IN ROSSO – «I risultati non ci sono piaciutima sono stati comunque migliori delle nostre previsioni. Quest’anno faremo di più sia sui risparmi che sui ricavi: le vendite di biglietti solo salite in valore e nuove risorse arriveranno dalle sponsorizzazioni internazionali, come quelle con Disney e con Volkswagen. Sul merchandising le cose potrebbero andare anche meglio se ci fosse una lotta più incisiva alla contraffazione, un fenomeno che in altri paesi è quasi inesistente non riguarda solo noi ma tutte le squadre. I rapporti con Unicredit? Ottimi, e finchè la banca resterà con noi saremo contenti»