Trentamila euro di ammenda per il Genoa e un mese di squalifica per il calciatore Giuseppe SCULLI: è il verdetto della Commissione Disciplinare in merito ai fatti di Genoa-Siena del 22 aprile scorso, quando i giocatori genoani si tolsero le maglie di gioco e le diedero a un gruppo di tifosi che avevano deciso di bloccare la partita.
La Disciplinare ha deciso di non procedere nei confronti degli altri 15 calciatori rossoblù (Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi, Rodrigo Palacio, Giandomenico Mesto, Cesare Bovo, Juraj Kucka, Alberto Gilardino, Davide Biondini, Luis Miguel Pinto Veloso, Jose Eduardo Bischofe, Valter Birsa, Kahka Kaladze, Jorquera Torres Cristobal e Luca Antonelli), del presidente Enrico Preziosi e del dirigente Francesco Salucci.
Quanto a Sculli il deferimento è stato ritenuto «parzialmente fondato, in quanto dalle intercettazioni emerge la prova delle costanti e prolungate frequentazioni tra l’incolpato ed elementi di spicco della frangia di contestatori autori degli episodi del 22 aprile». Inoltre, secondo la Commissione, risulta che Sculli «assunse il ruolo di portavoce del malcontento della frangia violenta della tifoseria all’interno dello spogliatoio, facendosi portatore, con i compagni di squadra, dei messaggi a contenuto intimidatorio da questa provenienti».