CALCIO. NAPOLI, tutta la verità sul CASO ARONICA

Parla il giornalista di Canale 34 aggredito dal difensore partenopeo…

(Getty Images)

Parla il giornalista di Canale 34 Antonio Corrado aggredito dal difensore partenopeo Aronica. Ecco l’intervista rilasciata a “ilsussidiario.net” per fare chiarezza sull’accaduto.

Intanto faccio una premessa: ammetto di aver criticato Aronica, di avere invocato e invocare tuttora un esterno sinistro più valido di lui per il Napoli. Lui, evidentemente, non l’ha presa di buon grado. I tweet contro Aronica? Sì, ma io ho sempre inteso i social network come un bar sport virtuale nel quale si possono usare certi toni, come dire, scherzosi”.

Corrado ritiene che un messaggio in particolare abbia scatenato il risentimento di Aronica:

E’ un post su Facebook nel quale scrivevo , commentando un 3-0, “Solo buone notizie: i tre punti, il primato in classifica e l’infortunio ad Aronica” . Ma era uno scherzo, anche perchè si trattava di una lieve contrattura muscolare, niente di serio. Però, il messaggio e il tono di esso devono essere stati riferiti male ad Aronica”.

Questi invece i fatti accaduti nel post Napoli-Udinese:

“Dopo la partita contro l’Udinese ero nella zona mista, quando mi sono sentito appoggiare il gomito sulla nuca, come un colpetto: mi sono girato, pensando allo scherzo di qualcuno. c’era Aronica, che mi fissava. Io ho chiesto spiegazioni ma lui mi ha subito detto di stare zitto, di non parlare. Io però ho insistito: “Stai zitto perchè? Perchè non devo parlare?”, e lui ancora ha alzato la voce dicendomi “Stai zitto, stai zitto che è meglio”. E mi ha tirato uno schiaffo. A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine – che io ho chiamato – e alcuni membri della società del Napoli. Mentre portavano via Aronica, lui si è messo a gridare minacce rivolte a me. In quel momento era davvero fuori di sè. Qualche minuto dopo sono arrivati degli uomini del Napoli, della società, e mi hanno chiesto di non fare niente, di non intraprendere alcuna azione: Aronica stava tornando, aveva capito. E infatti è successo così”. 

Come si è conclusa la vicenda?

Mi ha chiesto scusa, ha detto che aveva sbagliato, che aveva fatto una ‘stupidaggine’. Ci siamo chiariti, la faccenda si è chiusa lì”.

Morale?

“Come ripeto: dobbiamo imparare tutti ad abbassare i toni. Spesso facciamo fatica ad operare in certi ambienti, bisogna cercare di stare calmi e stemperare i toni, da entrambe le parti”.

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