Parla anche il presidente dell’Inter dopo la gioia del derby vinto…
Massimo Moratti, patron dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la grande gioia del derby vinto in dieci uomini per tutta la ripresa contro il Milan:
SUL DERBY – “Ho sperato che la tradizione di Barcellona continuasse e cioè che con un uomo in meno si riuscisse lo stesso a far bene. In questo periodo ho molta fiducia in chi dirige la squadra, l’allenatore, quindi ero molto fiducioso prima e lo sono rimasto anche quando eravamo in dieci. È una persona con cui si parla volentieri anche di calcio, di quella che può essere la tattica del giorno dopo. Mi fa piacere sentirlo, perché è professionale, perché lavora tanto, perché ci crede e fa tutto quello che bisogna fare per affrontare la partita seriamente. A me come responsabile della società fa piacere che sia così. Poi che scelga un giocatore o un altro questo sinceramente lo lascio a lui“.
STRAMA-MOU – “Quando ho pensato di mettere lui come allenatore l’ho fatto perché mi sembrava che avesse delle doti di intelligenza, come persona oltre che come allenatore, che gli permettevano di crescere e questo è successo. Questa è una cosa che lo fa assomigliare all’altro personaggio (Mourinho, ndr) che è intelligente. Ma per me la cosa che lo fa assomigliare di più all’altro personaggio è la dedizione al lavoro che ha. Mourinho era un gran lavoratore, questo è un gran lavoratore. Questo insieme all’intelligenza può portare a buon risultati“.
SUI MIGLIORAMENTI – “L’ho vista anch’io giocare molto meglio con questo allenatore. Credo che la partita di stasera non sia un esempio perché quando rimani con un uomo in meno… A Barcellona non abbiamo fatto una gran partita come tipo di gioco, abbiamo fatto un gran partita come carattere e anche come posizionamento in difesa. E stasera è stata la stessa cosa. La difesa si è piazzata molto bene ha fatto un’ottima partita, quindi la bravura di un allenatore è saper trovare le mosse giuste. Poi il bel gioco dipende molte volte anche dai giocatori che siano in forma. Ma qualcosa di buono mi sembra di averla vista anche giovedì, lì mi è sembrato che avessero giocato bene“.
OBIETTIVO – “L’obiettivo societario è di non fare pazzie sul mercato e quindi come tale abbiamo dato all’allenatore un’ottima squadra, spero, ma nello stesso tempo non siamo andati a fare la cosa extra che mette l’allenatore nella condizione di dover per forza vincere il campionato Credo che noi possiamo fare un buon campionato, poi quello che succede succede. Io spingerò sempre i giocatori a fare in modo che puntino al campionato, ma certamente è un anno in cui vogliamo anche vedere i giovani che crescono, tante cose“.
SUL MILAN – “C’è anche un fatto psicologico forte, è chiaro che conta la classifica, conta l’affanno, conta la paura di non riuscire a segnare, conta il fatto di giocare undici contro dieci, che ti viene un complesso ancora maggiore. Credo che stasera fosse difficile avere un’opinione sul Milan, poi io ero dall’altra parte e speravo solo di vincere. Il Milan ha venduto due giocatori formidabili, quindi certamente ha bisogno ancora un po’ di tempo per rimettersi in pista. Però, il tempo adesso c’è stato, credo che stasera abbia dato una dimostrazione di volontà e gli altri giocatori hanno giocato bene comunque“.
SULL’ARBITRAGGIO – “Devo rispondere “io non parlo mai degli arbitri”, al di là del fatto che in una partita ognuno di una squadra vede l’arbitro sempre contro se stessa, quindi solitamente uno si ricorda solo le cose contro e non le cose a favore. Quegli episodi che ho visto, che avete sottolineato, devo dire un attimino di dubbio ce l’avrei su questa sicurezza, sia del gol, sia specialmente del rigore, però io rimango sempre interista, quindi do’ tutta la libertà di scusarmi un po’ se gli altri l’avessero vista così. E’ vero che giocando 45 minuti con un uomo in meno l’abbiamo pagata abbastanza“.
SNEIJDER-CASSANO – “Bisogna capire chi è centrale nel progetto Inter, qui è più un discorso di gruppo. Nel momento in cui, con Sneijder che sta bene, l’allenatore riesce a trovare il modo di far sì che lui possa esprimersi al meglio, non si può sottovalutare come forza in più. Se prende il posto in squadra, penso sia difficile poi portaglielo via. Dopo, che tatticamente si possa dire che noi possiamo ovviare, può anche essere, però i giocatori forti sono giocatori forti“. Cassano? “Io c’entro poco, è molto bravo l’allenatore. È molto bello il gruppo che ha accolto con grande simpatica Cassano e il più bravo di tutti è lui che ha affrontato la cosa con molto entusiasmo. Questo a noi fa piacere. Era contro il Milan, qualche motivo in più ce l’aveva”