IL CORRIERE DELLA SERA. (A. Nicastro) Le doppiette dell’argentino e del portoghese hanno rubato la scena al grido di indipendenza catalano…
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Il Clasico, il derby di Spagna tra Barça e Real Madrid è finito in parità, con due gol per tempo da parte di MESSI e CRISTIANO RONALDO. Un risultato politicamente corretto e per di più giusto. Non solo per quel che si è visto in campo e per quello che una decisione arbitrale sbagliata avrebbe potuto scatenare come dubbi, sospetti, recriminazioni. Ma soprattutto perché Barça e Real sono le due corazzate del calcio mondiale. Per capirsi, il Clasico metteva in campo due imprese che fatturano tra biglietti, diritti televisivi e merchandising 929 milioni di euro l’anno. Il risultato è stato uno spettacolo che ha annichilito quello organizzato dalla politica. Il grido «In-de-pen-den-cia» è salito da tutto il Camp Nou al minuto 17,14 (come 1714, anno della conquista borbonica della Catalogna) come promesso dagli attivisti pro indipendenza che si sono impossessati del marchio Barça per farne un vessillo politico. Cinque minuti dopo, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” nella sua sintesi, segnava libero in area Cristiano Ronaldo. Il vantaggio del Real dura appena 8 minuti. Al 30′ Messi mette nel sacco una palla sporca che circola in area e poi si guadagna il vantaggio con una punizione da antologia al 15esimo del secondo tempo. Mentre l’arbitro tenta di far rispettare la distanza alla barriera, Messi ne approfitta per nascondersi meglio a Casillas, arretra la palla di quasi mezzo metro e quando fa partire la sua parabola il portiere la vede troppo tardi. Il Real sa reagire subito e in 6 minuti Cr7 trova un taglio perfetto in area per battere Valdes. L’arrembaggio finale dei catalani porta splendide combinazioni tra Messi e Iniesta, qualche minuto di gloria anche per Alexis, Benzema e Kakà, ma il risultato resta fermo.